Ultimo allenamento prima della prima.

Stasera ci sarà un’aria diversa, l’aria che si respira prima delle vigilie. Ogni evento è preceduto da una vigilia e solo chi ha imparato a guadagnarsi ogni cosa nella propria vita sa quanto una vigilia spesso sia più importante dell’evento stesso. E’ il momento in cui ti assalgono le paure, i dubbi. Avrò fatto abbastanza ? Sarà sufficiente? Potevo fare di più ? Non c’è una medicina contro quella tensione che sale. L’adrenalina è in circolo e dormire diventa sempre più difficile. Rivedi gli allenamenti, gli schemi, vorresti condividere ogni tuo dubbio con i tuoi compagni, vorresti rassicurarli per riuscire a rassicurare te stesso. Poi, poi la responsabilità data dalla consapevolezza che anche dalla tua prestazione dipende il rendimento degli altri ti porta a tranquillizzarti. L’adrenalina consuma troppe energie e l’energie ti serviranno. Sabato sera molti proveranno queste sensazioni per la prima volta, altri invece usciranno e magari faranno tardi, sono quelli che tra qualche settimana capiranno che il football americano non è uno sport per loro. Si perché questa è la differenza tra un giocatore di football e un altro. La responsabilità data dalla volontà di non danneggiare i propri compagni per una serata in discoteca oper andare in giro a bighellonare. No, un giocatore di football sa che non importa quanto sia grosso o veloce conta quanta voglia hai di sacrificarsi per ottenere, con i propri icompagni, quello per il quale molti hanno lavorato, si sono impegnati , hanno investito il loro tempo e la loro attenzione. Conta quanto sul piatto della bilancia si può mettere. Quante goccie di sudore, quante rinunce, quanti no detti per poter gioire, soffrire insieme a tutti i propri compagni di squadra ed insieme a chi oggi ,quegli stessi sacrifici, fa per una famiglia, per un lavoro, per un azienda, ma che imparò a farli anni addietro vestendo quella stessa maglia verde, quello steso casco che domenica voi indosserete e noi condivideremo. Ogni botta che riceverete la sentiremo tutti. i vostri compagni in panchina, i vostri coach in side line i Rams in tribuna o a casa.
Per questo i colpi ricevuti non li abbiamo mai sentiti, eravamo e siamo tanti a sopportarli. Qualche ora dopo la partita , la sera, quando non troveremo più nessuno con cui condividere le nostre sensazioni, quando vorremmo continuare a raccontare e far partecipe, chi nel football non è addentro, quello che proviamo, in quel momento: i dolori, i colpi ci ricorderanno che il football è uno sport di contatto, ma in quel momento avremo la consapevolezza di essere cresciuti, di aver imparato qualcosa in più, di aver portato l’asticella del nostro diventare “uomini” una tacca più in alto e una sola voglia ci assalirà, quella di correre a preparare la borsa per il prossimo allenamento, la prossima vigilia, la prossima partita. Ecco quando mi chiedono: sul serio fate tutto gratis nei Rams? Non ho voglia di spiegare che il poter condividere tutte queste sensazioni con i Rams , non ha prezzo. Che non ci sarebbe somma al mondo che mi farebbe stare meglio di quando posso entrare nel nostro spogliatoio a distribuire coppini e a condividere con voi tutte queste sensazioni, e al diavolo la Fidaf, le polemiche,quelli che sul football anziché godere di queste cose si affannano a cercare di guadagnare pochi spiccioli, al diavolo chi considera i Rams una squadra come le altre. RAMS IS ENOUGH