La febbre dei play off
Puoi aver giocato mille partite, aver vissuto tante volte le stesse situazioni, ma il fascino dei play off resta sempre una emozione particolare. Sai che è la partita che non puoi sbagliare, è l’occasione che fa più male non cogliere, tutta la stagione è racchiusa in quei pochi minuti. Pensi alla gara, immagini le azioni e ti sale la paura di sbagliare, poi, se hai lavorato bene, se sei in pace con la tua coscienza, ripensi alla stessa azione che hai
giocato più e più volte, ti concentri sulle tue responsabilità, ti immagini i tuoi compagni al tuo fianco e sai, che tutto si trasformerà in divertimento. Ci sarà un po’ più di tensione, ma ti prepari da tempo per questa partita, perché l’esperienza ci ha insegnato che si gioca una partita per volta e che fino a domenica sera ci si deve concentrare e pensare solo a questa partita. Un passo per volta, un piede dopo l’altro con l’umiltà di stare sempre molto attenti su dove lo si appoggia il piede, senza mai dare nulla per scontato o per facile, perché solo così si potrà continuare a camminare, gustando tutte le sensazioni che questo splendido sport sa regalarci, apprezzando tutto quel lavoro che sembrava inutile o ripetitivo, ma che sarà quello che farà la differenza tra una buona giocata ed una giocata e basta. Da fuori tutto potrà sembrare figlio del caso, o una cosa estremamente facile, come ricevere un pallone o fare un placcaggio, ma pochi sanno quanto lavoro c’è alle spalle di quel semplice gesto, quanti palloni persi prima di imparare come mettere le mani, come riuscire a guardare il pallone ovale così dispettoso, fino alla fine della sua corsa prima di adagiarsi tra le dita, sotto il nostro attento sguardo, o come posizionare i piedi, il corpo le mani per arrestare il prima possibile la corsa di chi vuole conquistare terreno in casa nostra. Ognuno ha il suo compito, la sua responsabilità, ognuno è parte di un meccanismo che deve muoversi all’unisono, perché dei suoni si trasformino in melodia. La consapevolezza che non siamo li per caso, ci siamo perché ci siamo preparati per esserci, abbiamo sudato, abbiamo studiato, abbiamo contribuito a farsi che la squadra diventasse coesa, che ci si muovesse all’unisono, che si sentissero i colpi ricevuti o dati dai nostri compagni come se fossimo noi a riceverli o darli, per questo ora non conta da quanto tempo giochiamo, da quanto tempo siamo riusciti a far parte di questa squadra. Quando domenica indosseremo la nostra maglia verde sul paraspalle sentiremo la forza di tante mani invisibili che ci abbasseranno la maglia sistemandola a dovere, sentiremo le pacche sulle spalle che i giocatori che hanno avuto la fortuna di indossarla quella maglia ci daranno e le loro motivazioni accresceranno le nostre. Abbiamo imparato un ricetta per battere la paura naturale che sale con il passare del tempo: pensare alla forza dei nostri compagni, ed alla consapevolezza della nostra capacità di fare le cose come le abbiamo imparate e fatte mille altre volte. Lo abbiamo fatto e possiamo rifarlo, per noi stessi e per la nostra squadra. Sappiamo cosa dobbiamo fare, quali sono i nostri obbiettivi, facciamolo, giochiamo e divertiamoci da Rams. Let’s go RAMS.
A beneficio di chi ancora non la conoscesse pubblichiamo la sintesi di chi siamo espressa splendidamente da Andre Cittadini un pò di anni fa.
E’ difficile
E’ difficile essere contro corrente.
E’ difficile credere in certi valori.
E’ difficile difendere questi valori.
E’ difficile non farsi omologare dalla massa.
E’ difficile combattere contro “i mulini a vento” e i “sepolcri imbiancati”.
E’ difficile essere leali e corretti.
E’ difficile rispettare gli altri e farsi rispettare.
E’ difficile guadagnarsi le cose e meritarsele, senza trovarsele servite come la pappa pronta.
Certo, tutto ciò è difficile e si fa fatica, ma è estremamente stimolante, ed è cosa per pochi, non per molti.
Per questo se credi di avere dentro di te qualcosa in più rispetto agli altri, entra a far parte dei Rams.
I Rams sono sempre stati contro corrente.
Una tribù, più che una squadra, e il loro spirito è sempre rimasto nell’aria.
Ora è di nuovo palpabile, i Rams sono tornati
Andrea Cittadini
Modena 6-02-07