AREU eccellenza Lombarda.

Forse non molti spettatori delle nostre partita fanno caso alla presenza costante dell’ambulanza a bordo campo o nei pressi del terreno di gioco, che ogni società è obbligata a chiamare da parte della Federazione, se vuole organizzare una partita. L’ambulanza che staziona sul campo era una volta obbligatoria per consentire il rapido soccorso sia degli atleti in gara sia del pubblico presente. Da un po’ di anni e più precisamente dalla istituzione del servizio dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, o più semplicemente AREU, tutte le emergenze vengono seguito dal centralino di tale ente, il quale garantisce un servizio rapido ed efficacie su tutti il territorio lombardo. Cosa ha creato AREU? Intanto approfittando della legge che obbligava le società sportive, gli impianti sportivi ed i luoghi di alta affluenza a dotarsi di un defibrillatore, ha stilato una mappa degli stessi, in modo da avere l’esatto posizionamento di tutti questi strumenti, poi con un colpo di genio prettamente italiano ha monitorato tutti i campi sportivi e tra questi tutti quelli illuminati, così da avere una efficiente rete di eliporti all’occorrenza disponibili, potenziando contemporaneamente due servizi: l’auto con un medico rianimatore a bordo e il centralino per gestire le emergenze. Oggi in Lombardia le emergenze sono gestite in maniera rapida e professionale grazie alle intuizioni ed alla capacita del Dott. Alberto Zoli e della sua squadra di collaboratori che ha saputo creare ed organizzare e che gestisce quotidianamente le emergenze sanitarie. Pochi ne hanno parlato ma è stato la prova dell’efficienza di questo servizio il trasporto nei centri migliori in base al bisogno dei tanti feriti

avuti in occasione del recente deragliamento del treno. L’impressionante numero di feriti trasportati in ospedale in codice rosso è stato tempestivi e probabilmente determinate per salvare tante persone sfortunate coinvolte in quel disastro. Queste innovazioni faranno si che anche gli infortuni sui nostri campi da gioco, nel caso sfortunato dovesse accadere, saranno non più gestiti dal medico di campo ma dalla centrale operativi alla quale il medico riferirà l’accaduto e che sarà l’unica a impartire disposizioni sul comportamento da tenere, introducendo una attenzione che sembrava logica a tutti ma che solo dall’esistenza di AREU è stato messo in pratica: perché portare d’urgenza un infortunato in ospedale se poi questo aspetta tre ore in pronto soccorso? Areu monitorando tutto il servizio è oggi in grado, una volta avute le istruzioni dal medico di campo, di dare disposizioni precise a lui sulla migliore soluzione in base al problema: inviare un elicottero per un velocissimo trasporto o intervento, mandare un auto dotata di quanto serve, inviare una ambulanza a prelevare il malcapitato, dire al medico di aspettare la fine dell’evento e quindi di fare accompagnare l’infortunato all’ospedale, consigliando magari anche quale in base ai tempi di attesa in pronto soccorso. Grande! Questo ovviamente suggerisce alle società di non procurarsi solamente un medico presente al campo, ma di cercare uno specialista in ortopedia o rianimazione, proprio per poter dare indicazioni il più precise possibili al centralino di AREU una volta chiamato. So che questo non servirà a farci smettere di lamentarci per tante inefficienze che incontriamo tutti i giorni, ma io sono molto orgoglioso di come oggi vengono gestite le emergenze da AREU, anche se continuo a sperare di non averne bisogno, e sono grato al dott. Zoli e al suo staff tra i quali cito il dott Enzo Albergoni, efficiente, cortese e disponibile per come vigilano sulla nostra regione.