La nutrizione dello sportivo.

C’è una grande differenza tra mangiare e nutrirsi. Il modo in cui soddisfiamo i nostri bisogni alimentare quotidiani determinano una grande differenza nel corretto funzionamento del nostro organismo.  Gli alimenti non sono solo una fonte di sostentamento per il nostro corpo, ma spesso essi rivestono anche una grande importanza a livello psicologico, diventando ricompensa o punizione e associando ad essi significati diversi da quelli che dovrebbero avere. Fin dall’infanzia siamo abituati a far credere ai bambini che i dolci siano una ricompensa, così come gli alcolici, ed investiamo questi alimenti e queste bevande di significati che vanno ben al di là del loro valore nutrizionale.  Mentre consideriamo la nutrizione un processo fisiologico involontario, il mangiare, è un atto volontario influenzato da diversi fattori, non solo di gusto personale, ma anche sociali e culturali. Gli animali in natura sono in grado di assumere la giusta quantità di cibo, l’uomo non sempre ricorda questo istinto. Nel corso degli anni sono comparse ad ogni piè sospinto diete più o meno fantasiose e con i più diversi nomi e come quando una cosa viene sperimentata da tanta gente alcuni ne hanno trovata fantastica una, altri ne hanno trovata eccezionale un’altra, altri ancora nessuna di quelle proposte. La verità è che il termine dieta ha perso il suo significato originale di “complesso di norme di vita (alimentazione, riposo, attività fisica, ecc.) atte a mantenere lo stato di salute” come recita la Treccani, per assumere quello moderno di “una prescrizione alimentare ben definita, in termini qualitativi e soprattutto quantitativi, mirante a correggere particolari condizioni cliniche a scopo terapeutico, preventivo o sperimentale.” Sempre come recita la Treccani. Quale può essere il miglior regime alimentare per uno sportivo?Dopo  domani vi daremo alcuni consigli in merito.