Un Rams alla volta: Samuele Chiodi #27

Quando hai iniziato ad interessarti al FA e in quali team hai militato prima di approdare nei Rams Milano?

“Mi sono appassionato al FA quasi per caso. Andavo in università e nel periodo delle vacanze invernali ero in montagna. Una sera non riuscivo a prendere sonno e ho acceso la tele. Non c’era ancora il digitale terrestre e mentre faccio zapping finisco per caso sul canale di Sportitalia. Stavano trasmettendo un vecchio Superbowl e così mi metto a guardarlo. Non riesco a capire quasi nulla di quello che succedeva in campo e la cosa incominciava ad infastidirmi. Il giorno dopo accendo il pc e mi metto a leggere il regolamento, scopro che il FA è uno degli sport più tecnici e con il maggior numero di regole che esista. Affascinato dalla contrapposizione tra sport di contatto e il lato strategico me ne appassiono e incomincio a diventarne un fan accanito”.

Come ti sei avvicinato ai Rams e perché hai deciso di continuare con loro il tuo percorso di atleta?

“Entro a far parte del mondo Rams grazie alla lunga amicizia con un altro membro della squadra: Reda Derraji. Lui si iscrive qualche mese prima e dopo essersene completamente innamorato riesce a convincermi ad intraprendere questo percorso insieme. Dal quel momento non ho più mollato questa grande famiglia”.

Raccontaci un episodio curioso, divertente che ti caratterizza, (oppure un ricordo a cui tieni particolarmente) che non hai mai rivelato.

“Molti mi conoscono come uno dei giocatori più chiacchieroni della squadra. In pochi sanno che per anni ho avuto un carattere estremamente riservato e chiuso con difficoltà di relazione. Una volta catapultato all’interno di questo pazzo gruppo sono stato completamente stravolto dalla genuinità e dalla spontaneità del rapporto umano che si era creato e finalmente sono riuscito ad affrontare i miei problemi crescendo sia come giocatore sia come persona”.

Quali valori, sportivi, umani, etici hai trovato nei Rams?

“Fin da piccoli ci insegnano che una promessa data va mantenuta. Nei Rams finalmente ho visto messa in pratica questa cosa. Se un giocatore dei Rams si prende un impegno e fa una promessa puoi metterci la mano sul fuoco che lui la rispetterà”.

Quali sono le motivazioni che hai avuto a settembre per ricominciare ancora nei Rams?

“Come dicevo i Rams sono una famiglia. È sempre difficile dire addio e andarsene via di casa. Non penso che questo accadrà a breve. Magari come giocatore appenderò le scarpe al chiodo ma ci sono mille modi per far parte lo stesso dei Rams ed io voglio continuare ad esserne parte!”

Che cosa ritieni un “Must” per i Rams, a livello sportivo, umano e formativo?

“Indubbiamente l’aspetto che concerne la Famiglia, inteso come gruppo che condivide gli stessi valori ed ha il medesimo obbiettivo”.