QUELLA SPORCA ULTIMA DOMENICA – Rubrica biancoverde di Cinema e Sport –

#2 Fino al fischio finale.

Mentre mi siedo davanti al PC so già che scrivere l’articolo di oggi non sarà facile, di certo non quanto lo è stato decidere il tema di questo nostro secondo appuntamento: We are Marshall.

Il film racconta una vicenda molto simile a quella del Grande Torino, perché segue l’eroica rinascita della Thundering Herd, la squadra di football della Marshall University, dopo la scomparsa di 75 persone tra giocatori, dirigenti e giornalisti in un terribile incidente aereo, e se il rialzarsi dopo le difficoltà è un po’ il denominatore comune di tutto il Cinema sportivo, quest’opera ne è forse il massimo esempio.

Non serve che vi dica quanto sono stati duri per noi tutti questi ultimi mesi, abbiamo perso tanto, ieri sera abbiamo riconsegnato le chiavi della casa di Big e ancora non sappiamo quando riusciremo a tornare in campo indossando orgogliosi i nostri colori, ma ho la certezza assoluta che senza questa Famiglia sarebbe stato molto peggio.

Perché se condividiamo con la Marshall il dolore della perdita, oggi vorrei mettere in risalto il desiderio di non lasciarsi abbattere che ci accomuna, di reagire con forza, e soprattutto di rendere onore alle persone che non potranno essere con noi sul campo, ma che, possiamo scommetterci il culo, staranno lì a guardarci e a stringere i denti con noi ad ogni snap della palla, e vorrei ringraziare tutti quelli che in questi mesi hanno dato il 100% per tenere acceso il motore della Green Machine e che lo alimentano ogni giorno con la propria vita e il proprio esempio. 

We are Marshall (2006) di McG

Titolo originale: We are Marshall 

Interpreti: Matthew McConaugheyMatthew FoxAnthony Mackie, Kate Mara, Ian McShane

La sera del 14 novembre 1970 l’aereo che sta riportando a casa dopo una trasferta la squadra di football della Marshall University si schianta poco prima dell’atterraggio. Della Thundering Herd sopravvivono solamente i pochi giocatori non convocati e due allenatori partiti in macchina per un giro di recruiting.

La cittadina di Huntington è sconvolta e il rettore dell’università si vede costretto a sospendere il programma di football, ma Nate Ruffin (Anthony Mackie), il capitano della difesa infortunato, riesce a convincerlo a rimettere in piedi la squadra e a partecipare ugualmente alla stagione. 

La carica di head coach viene prima offerta a Red Dawson (Matthew Fox), uno dei due allenatori rimasti, che la rifiuta a causa del senso di colpa, e poi a Jack Lengyel (Matthew McConaughey), arrivato dall’Ohio con moglie e figli per “dare una mano”, il quale convince Dawson a tornare come suo assistente per un anno.

I due riescono nella titanica impresa di reperire abbastanza giocatori, in parte soffiandoli agli altri sport praticati nel campus, e in parte grazie al permesso speciale ottenuto dalla NCAA di far giocare le matricole nei campionati intercollegiali, valendo alla squadra il soprannome di Young Thundering Herd per la bassissima età media.

Formare il gruppo è però solo il primo passo di questa corsa verso il campo da football che permetterà agli abitanti di Huntington di ritornare a giocare, a sperare e a vivere attraverso il potere curativo dello sport e della comunità.

Vi servono altri motivi per guardare questo film? La Marshall ha i nostri stessi colori e il nome della squadra è “Mandria Tonante” (anche se di bisonti e non di arieti), quindi l’immedesimazione è assicurata, e se volete scoprire di più sull’incredibile storia a cui è ispirato non perdetevi il documentario del 2000 Marshall University: Ashes to Glory.

Anche questa domenica è arrivato lo sporco momento di salutarci e in attesa di poterlo gridare dal vivo vi lascio con un UNODUETRE-RAAAAAAMS!

Riccio #66