Un Rams alla volta: Daniele “Scava” Scavariello #23

Ciao Dany, grazie per la tua disponibilità per questa chiacchierata informale. Ci vuoi raccontare  come hai scoperto il FA?

“Ciao Ale, grazie a te per l’intervista. Ho scoperto il football circa 15 anni fa grazie alla televisione ed ai videogiochi. La passione per il calcio stava lentamente scemando così iniziai a guardare altri sport in televisione. Il football mi colpì a tal punto da decidere di usare tutti i miei pochi risparmi per comprarmi il mio primo Madden. Non conoscevo le regole e in inglese non facevo faville ma la tentazione era troppa per resistergli. Da quel giorno la passione andò in crescendo. Dai primi highlights, passando ai Superbowl con gli amici, fino alle notti sveglio per seguire l’intera stagione della mia squadra preferita.”.

Come ti sei avvicinato ai Rams nel corso del finale della stagione 2018 e perché hai scelto di giocare con loro? “Dopo anni di tira e molla, a 20 anni decisi di lasciare il calcio e di buttarmi in un altro sport. La paura però di essere ormai troppo “vecchio” per iniziare da zero e magro per il football mi fermò per diversi anni. Continuavo a ripetermi “a Settembre inizio, deciso!”, ma quel Settembre non arrivava mai. Così una sera di Maggio mi dissi che, a 27 anni, era arrivato il momento di buttarmi senza più rimandare. Scrissi una mail a Big Ram, alla quale rispose in tempo zero, e la sera mi presentai al Saini in borghese. Quel che vidi fu incredibile e crebbe in me il desiderio di farne parte”. Quali sono i momenti fondamentali per il tuo percorso di giocatore nei Rams ? Raccontaci un aneddoto curioso, divertente che ti caratterizza. ” Ci sono stati diversi momenti significativi nel corso del mio primo anno ma quello di cui voglio parlare è il momento in cui ho deciso di far parte della squadra e che più rende l’idea di cosa voglia dire far parte dei Rams. Riguarda il mio primo vero allenamento da rookie: Domenica mattina, un caldo infernale, l’allenamento più pesante della mia vita. All’ultimo giro di esercizi mi ritrovo stremato con un ruota che non aveva intenzione di alzarsi da terra. Dalla squadra sentii qualcuno urlare “Qualcuno presti un bicipite al magrolino”. Dentro di me iniziò a prendere piede la consapevolezza di non essere all’altezza ed è lì che incredibilmente mi ritrovai tutta la squadra intorno. Due compagni mi aiutarono a sollevare la ruota da terra, gli altri intorno ad applaudirmi ed incitarmi al grido ” Nessuno resta indietro!”.

Quali valori, sportivi, umani, etici hai trovato nei Rams?

“Ripetendo quanto detto sopra, forse il più grande valore sportivo che ho trovato in squadra è l’idea del “Nessuno resta indietro”. In questi soli due anni di attività ho visto gente con 10 anni di esperienza al servizio di neo giocatori e ho visto giocatori con statistiche di tutto rispetto dedicare tempo e allenamenti extra a chi magari il campo non l’aveva mai visto per far sì che quest’ultimo raggiungesse il suo obiettivo. Questo perché dove cresce il singolo, cresce la squadra.
Dal punto di vista etico/umano ciò che mi ha colpito è il focus che indirettamente viene apposto sul Rispetto per i compagni, che stanno dando tutto per proteggere il tuo fianco, e per gli avversari, che, seppur per un’ora cercheranno di colpirti forte, son su quel campo perché condividono la tua stessa passione. É lì che inizi a sentirti parte di qualcosa di più grande, che va oltre al singolo giocatore.”.

Al momento la stagione non inizierà, come pensi sarà tornare in campo a settembre o il prossimo anno? Quali saranno le tue aspettative?

“Tornare in campo non sarà facile perché per la prima volta mancherà quella che per noi è stata una vera guida. Questi mesi di lontananza, però, non hanno fatto altro che avvicinarci ancora di più, travolgendo anche chi, come me, non è in squadra da molto. Manca tutto, enormemente, dai singoli compagni all’adrenalina pre partita ed è per questo motivo che torneremo affiatati ed affamati, pronti a dare il massimo per questa maglia, perché la gente come noi non molla mai!”.

    Scava #23