Ciò che facciamo in vita riecheggia per l’eternità

Con queste parole Massimo Decimo Meridio esordisce ne “Il Gladiatore”, uno dei Film più belli della storia del cinema a mio parere… L’unico problema per chi ha visto il Film (tutti voglio supporre) è che questa frase non può far altro che evocare immagini di spade, cavalli e gesta eroiche! 

Peccato, che non siamo più nell’antica Roma in cui sangue chiama sangue ma siamo nel 2021 in cui l’unico vero nemico è un Virus infimo e bastardo che si insinua silenziosamente.

Eppure questa grande frase se la ricordano tutti, dai Gladiatori ai Medici in corsia, dagli Allenatori agli atleti.. ma perchè? 

Credo che sia perché la consapevolezza di poter lasciare un segno, la convinzione che tutto non finisca con la nostra dipartita è una motivazione abbastanza valida per dare (quasi) sempre il meglio di noi stessi, ogni giorno, con costanza. 

Ma quindi cos’è il meglio di noi stessi? Significa vincere ogni giorno grandi battaglie? Significa essere sempre il migliore degli altri? ASSOLUTAMENTE NO… A volte, per essere ricordati basta davvero poco, a volte basta solo esserci stato, sempre, pronto ad ascoltare. 

Non ci credete? Ebbene noi Rams ne abbiamo avuta la prova perché oggi durante la convention annuale dell’AFCA che si sta tenendo in questi giorni in modalità rigorosamente virtuale, è stato dedicato un momento per ricordare i coach che durante quest’anno difficile ci hanno lasciato e con grande sorpresa abbiamo visto un nome conosciuto che ha creato non pochi sussulti al cuore, Paolo Crosti. 

Dico sorpresa perché è stato inaspettato, nessuno ci aveva comunicato della cosa, ma in effetti pensandoci bene, quello che facciamo in vita, riecheggia per l’eternità.

In più di 30 anni da cornuto, si possono contare sulle dita le convention AFCA a cui BIG non ha potuto partecipare, lui c’è sempre stato. 

Non ha mai fatto interventi particolarmente ambiti, non è un coach pluripremiato o con una tattica di gioco estremamente innovativa (anche se la doppia reverse probabilmente ci è stata copiata da diverse squadre della NFL), però Paolo c’è sempre stato, con umiltà ha imparato, ha preso appunti e fatto domande con il SUO inglese, si è fatto capire e si è fatto apprezzare anche oltre oceano al punto da essersi meritato una menzione speciale. 

Quindi grazie AFCA con tutto il cuore per aver pensato a BIG. 

Non vediamo l’ora di venire a trovarvi per l’edizione 2022!