Come mai il football si diffonde facilmente e come mai entra in crisi ciclicamente? Credo che da questa riflessione bisogna partire per contribuire ha radicare questo splendido sport nella nostra mentalità, evitando ciò che lo porterà in crisi un'altra volta. La cosa che affascina di questo sport è la possibilità che dà a tutti di misurarsi ad armi pari. Questo sport ha permesso di giocare e dimostrare le proprie capacità a ragazzi di diversa estrazione sociale, di diversa razza e religione di diversa struttura fisica. I raccomandati in questo sport fanno i dirigenti, difficilmente fanno i giocatori. Infatti ogni volta che il football riparte sono i giocatori che ne diventano i motori, poi ad un certo punto, quando la sua diffusione comincia a funzionare, arrivano quelli che vorrebbero impadronirsi della patente che l’appartenere al mondo del football dà e normalmente vengono regolarmente emarginati. A chi non è capitato di trovarsi in squadra il ragazzo che al primo allenamento si è già comprato tutta l’attrezzatura più costosa, convinto che da quella dipenderà la sua affermazione nel gruppo? Quando però in squadra manca una guida sicura succede che i mercanti di onore abbiano il sopravvento e provino a riportare ai canoni del mercato il football americano. Ho i soldi compro tutto vinco, vi dimostro che anche voi siete come gli altri e me ne vado. Questo è sempre stato l’inizio della fine di una società quando le federazioni e le squadre vengono lasciate in balia di chi vuole dimostrare che in fin dei conti è sempre tutto uguale,sono sempre i soldi che comandano sulla passione. No, non è vero, ed è talmente falso che oggi abbiamo sempre più gente che si avvicina alla nostra squadra proprio perché siamo i custodi della meritocrazia, che può emergere solo se a tutti vengono concesse le stesse opportunità. In questi anni abbiamo visto crescere ed affermarsi giocatori che in nessuna altra squadra sarebbero stati accettati, proprio perché convinti che sia la volontà, l’intelligenza e la disciplina che fanno un giocatore di football al nostro livello. Non ci dimentichiamo che il nostro obbiettivo non è formare professionisti, alcuni ragazzi non comincerebbero a trent’anni o giù di li a giocare, ma permettere a tanti di dimostrare il loro valore e attraverso il football di migliorarsi. Fino a quando i dirigenti riusciranno a guidare questo fenomeno e a mantenerlo su questa strada il football continuerà a crescere quando verranno tollerati i furbi, quelli della scorciatoia, quelli che i giocatori li compro e non li formo...
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