Superbowl tecnicamente bello o no?

Veniamo ora ad una analisi tecnica della partita. Un Superbowl non esaltante dal punto di vista agonistico, non esaltante perché già dopo il primo tempo si era vista che l’inerzia della partita era saldamente in mano alla squadra di Brescia, questo è un fatto, ma da un punto di vista tecnico è stato un buon SuperBowl, linee ben allineate con stance decisamente sopra la norma, placcaggi in gang tackle e running back veloci e di grande carattere. Buon uso del tempo, quando vedi un giocatore che a pochi secondi dalla fine della partita va a cercare il placcaggio all’interno del campo rinunciando alla conquista di qualche yards supplementare ed il difensore che cerca ti tirarlo al di fuori del terreno dandogli qualche yard in più pur di fermare il tempo, vuol dire che ambedue sono lucidi, malgrado quasi quattro quarti sulle spalle, conoscono il regolamento e cercano, malgrado il risultato sia già scritto, di portare il massimo vantaggio lo stesso alla propria squadra e secondo me questo da un punto di vista tecnico è molto, rispetto a quello che si vede normalmente. Quando vedi la linea che si impegna per aprire un varco al proprio compagno e continua per proteggerlo, quando vedi dei difensori che vanno a levare i blocchi per portare il running back da solo contro i line backer, direi che stai assistendo ad una partita di football, che non dimentichiamoci è un gioco di squadra. Il kick-off dei Bengals che ha sempre evitato di dare palla lunga e centrale in mano ad un ritorno che l’unica volta che è successo ha fatto vedere una grande organizzazione è ancora una volta ... More

Superbowl per pochi o festa del Football Americano?

La pioggia ha risparmiato il 29° Superbowl ed alla fine il sole ha premiato gli sforzi di tanti appassionati per riuscire ha dimostrare che esiste un altro modo di fare organizzazione nel football, un modo che prevede molto più impegno e coinvolgimento da parte dei dirigenti, ma un modo più vero, quello che ci piace. Cominciamo con il raccontarvi che già sabato pomeriggio con l’uscita Sul Corriere della Sera e Tuttosport di un quarto di pagina sulla finale si capiva che i vari sforzi indirizzati a contattare tutti gli amici, a coinvolgere ex praticanti ora in posti di responsabilità nei media, stava cominciando a produrre qualche effetto, poi le riviste, infine la partecipazione a mondo fitness, bella vetrina, dava la sensazione di tornare agli anni pionieristici del nostro sport, vi immaginate in quale altra Federazione il Presidente Federale va ha comprare le salsicce da arrostire il giorno dopo? Bene è successo anche questo e la cosa la dice lunga non tanto sulla passione del Presidente e l’indiscussa voglia di fare, ma sullo scarso coinvolgimento delle società nel collaborare alla riuscita di un evento che riguarda tutto il movimento, non solo le due squadre partecipanti e quella organizzatrice. Per carità tutti avranno avuto mille motivi validi per non esserci, ma come mai gli stessi dirigenti si lamentano quando i mille motivi validi ce li hanno i giocatori? Ecco direi che se i dirigenti del football torneranno a pensare la federazione come la casa di tutti ed il Super Bowl come la festa di tutto il movimento e non come una partita di finale vedrete che come per incanto il football americano tornerà ai fasti di un tempo. Si cari amici quando facevamo 20.000 spettatori a Rimini almeno cinquemila erano giocatori con famiglia e amici, e quando i media ... More