Finite le feste stagione fondamentale

Quella che riparte oggi è una stagione fondamentale per il football nostrano, ma prima di spiegarvi perché vi devo comunicare che con un giorno di ritardo, ma niente di tragico, la Fidaf ha ufficializzato la vittoria dei Marines 42 a 6 sui Barbari, mentre il risultato della finale tra Panthers e Giants, che dovrebbe essere stata giocata ieri a Bolzano, dovrebbe aver registrato la vittoria dei Panthers per 20 a 8, per lo meno questo si evince, andando a cercare il risultato nei calendari, perché non è stato fatto alcun comunicato, fino a questo momento. Ognuno di voi è grande abbastanza per trarre i propri commenti su questo evento e su come è stato gestito, sulla rilevanza ed importanza che i giovani atleti hanno assunto nel panorama nazionale, era già evidente nel momento in cui si è voluto creare una categoria under 23. Comunque i nostri complimenti vanno a tutte e quattro le finaliste e soprattutto ai loro atleti che hanno dovuto sacrificare le feste natalizie per prepararsi alle finali, o forse no.
Veniamo ora all’importanza della stagione che sta per cominciare. E’ la prima volta che due aspiranti Federazioni si misureranno sullo stesso terreno e, tutti anche i distratti, potranno vedere quale delle due darà in futuro più garanzie per il nostro sport. Molte le cose che accadranno similarmente nelle due aspiranti federazioni: le elezioni dei due Consigli Direttivi e dei due Presidenti, la programmazione e gestione dei Campionati Senior, con rispettive formule, quella Fidaf del tutti contro tutti, divenuta cavallo di battaglia dall’anno scorso, principio secondo loro imprescindibile per diventare sport di interesse nazionale, quella Fif improntata alla creazione di gironi regionali e division geografiche con superbowl tra le vincenti, al fine di attrarre più attenzione e abbassare i costi. La presentazione dei due bilanci consuntivi e l’approvazione dei due bilanci preventivi ci darà l’esatta volontà di trasparenza che i rappresentanti delle società, pretenderanno dalle rispettive federazioni e taglieranno definitivamente sterili polemiche sul nascere. Sarà infatti impensabile che chi pretende dalla aspirante federazione di cui non fa parte trasparenza, non si batta per averla da quella di cui fa parte. Per cui saremo lieti finalmente di essere smentiti dai fatti, di constatare con mano che nella commissione elettorale di Fidaf venga certificato che, contrariamente a quanto da noi sostenuto, supportati da pareri legali, ogni squadra iscritta in Fidaf prima del 15 novembre 2008 avrà diritto a votare. Saremo pronti a chiedere scusa scrivendolo dovunque ci capiti. Vedrete che sarà così. I tanti difensori della trasparenza pubblicheranno i verbali in cui nelle prime righe verrà scritto: presenti tot squadre, per un totale di tot voti, che rappresentano il X per cento della totalità, per cui l’assemblea è validamente costituita. Ricordo a tutti che il Presidente attuale Fidaf è Leoluca Orlando docente di diritto costituzionale, non uno che può per la seconda volta, commettere una leggerezza su come si gestisce una assemblea di una aspirante federazione. Questa volta non ci saranno distrazioni, nessuno studio legale, per quanto qualificato, potrà rilevare errori. Ci auguriamo che in Fif, visto che ad oggi ad essa siamo iscritti si comporti di conseguenza cosi da avere una concorrenza che sia di stimolo costante al miglioramento. Non avendo niente da difendere se non l’amore per il Football Americano e il rispetto per i giocatori, saremo attenti a vedere quanta trasparenza ci sarà, e pronti a difendere chi meglio tutelerà il futuro di questo sport. Ad oggi siamo consapevoli di essere dalla parte più trasparente, quasi per fino troppo. Di quanto succede in FIF ne parlano tutti, tutti sanno tutto, programmi, costi, modo di gestire, tutto. Questo ovviamente porta tutti a sentirsi autorizzati a dire la loro. Ci piace, anche perché pensiamo che i giocatori, non siamo stupidi energumeni, ma esseri pensanti, in grado di giudicare nel momento in cui fossero informati, chi meglio si è adoperato per permettere loro di misurarsi ad armi pari. Per cui nessuna paura, niente da nascondere e speriamo che a giugno si possano tirare le somme su chi avrà maturato il diritto di rappresentare il football italiano.