Codice etico e comportamentale e obbiettivi

Premesso che quanto adottato dai Rams è stato e sarà riproposto, per quanto riguarda le squalifiche e i comportamenti disciplinari, anche in federazione, ci piace comunicare alcuni principi comportamenti che riguardano i rapporti con giocatori di altre squadre, che volessero venire nei Rams. Ci piace farlo adesso, onde evitare spiacevoli malintesi in futuro, ci piace farlo oggi dopo che di questi comportamenti siamo stati vittime a mai promotori. La società non chiamerà mai nessun giocatore di altre squadre, così come mai lo ha fatto in passato. Saremo però sempre pronti ad aiutare qualsiasi squadra o giocatore, o giocatori a continuare a giocare a football, laddove potremo. Il programma tutorial è stato pensato ed approvato dalla F.I.F. con questi principi ed avendo ben chiaro che lo scopo di una federazione è aiutare le squadre a giocare e non a chiudere. Ai presidenti chiediamo l’umiltà di essere sinceri e di non giocare a fanta football, nessuno di noi è Moratti o Sensi, siamo per la maggior parte ex giocatori o genitori di giocatori, che abbiamo problemi organizzativi ed economici nelle società che gestiamo, il riconoscerli permetterà in futuro di stilare campionati e regolamenti che siano equi e soddisfino tutti, tenendo conto il più possibile di quanto manifestato, giocare a fare i miliardari o nascondere difficoltà non farà che imbarazzare e danneggiare non solo l’immagine, ma lo svolgimento stesso dei campionati. Il principio se le trasferte mie sono corte la federazione lavora bene, se le mie sono lunghe sono stupidi, non è un principio che porta lontano il football. Il tenere presente le difficoltà oggettive di tutti e nel rispetto di queste adeguare i calendari ed i campionati per permettere al maggior numero di squadre di partecipare è una scelta politica saggia e lungimirante, ed è la scelta che ha illuminato e spero lo farà in futuro la F.I.F.
Nessun giocatore di altre squadre potrà giocare nei Rams se non in possesso di nulla osta della squadra di provenienza, a prescindere dalla federazione di provenienza. Solo in caso in cui la dirigenza o il coaching staff della squadra del giocatore avesse manifestato e tenuto un comportamento contrario a principi di lealtà sportiva, sarà possibile derogare alla regola precedente ( una sorta di asilo politico). Nessun giocatore o tesserato soggetto a squalifica a tempo da parte di organismi disciplinari, per ragioni comportamentali, sarà accettato se non dopo aver scontato la squalifica. Nessun giocatore squalificato per una o più giornate potrà essere impiegato prima di aver scontato la squalifica per il medesimo numero di giornate nei nostri campionati. Nessun giocatore o dirigente radiato, sarà mai accettato.
Alla federazione suggeriremo inoltre di verificare che eventuali richieste di affiliazione non provengano da società che abbiano pendenze economiche con settori arbitrali o di enti pubblici, laddove possibile accertarle, ed in questo caso affiliarle solo dopo che i contenziosi siano stati risolti. Questo al fine di tutelare il buon nome delle squadre a noi affiliate ed evitare spiacevoli tensioni tra componenti della federazione stessa.