Lettera a Giovanni Cantù
Egregio signor Giovanni Cantù, noi non ci siamo mai frequentati e io lo incontrata solo due volte, una volta nel 2002 credo, quando venni a portarle, ad un ritiro della nazionale a Salso Maggiore, accompagnato da Enzo Chiambrea una serie di cassette delle partite degli anni ’80, e contemporaneamente una copia dell’esposto che avevo presentato alla magistratura di Milano contro l’allora presidente G. Arnoldi e la sua segretaria signora Napolitano con il sospetto di appropriazione indebita. La seconda volta fu l’anno scorso a Parma in occasione della partita con i Bob Cats e fu in quella occasione che le rammentai personalmente, dopo averlo fato svariate volte alla sua segreteria, che i Rams avevano versato alla società di servizi da lei gestita denominata NFLI una cauzione di 500 euro (cinquecento,00) e che malgrado avessimo chiuso i rapporti e non avessimo nessun contenzioso con la medesima società tale cauzione non ci era ancora stata restituita. Le feci notare che come è nostra abitudine avevamo versato puntualmente tutto quanto era stato da lei chiesto durante il nostro utilizzo dei suoi servizi e Lei concordava su questo punto con noi. Ci pregò di pazientare ancora pochi giorni che stava chiudendo i conteggi ed in seguito ci avrebbe fatto avere i nostri soldi. Ora io sono sicuro che Lei ha molte cose a cui pensare e che può ritenere cinquecento euro una piccola somma, ma per noi vuol dire poter vestire due giocatori. Sono ugualmente sicuro che lei non è uomo che si approfitterebbe di una squadra di ragazzi e che certamente questo ritardo è frutto di un disguido contabile, ma non riuscendo più a mettermi in contatto con lei ne con la sua segreteria ed essendo passato un anno le sarei grato se volesse provvedere al più presto a farci pervenire quanto di nostra spettanza, sul conto corrente di cui lei ha tutti gli estremi. Nel caso può comunque contattarmi all’indirizzo email paolo.crosti@fastwebnet,it . Sono sicuro che provvederà già settimana prossima e sarò felice di far sapere a tutti di quanto sia stato celere ad adempiere ad un suo dovere. In attesa mi scuso per il modo inusuale di chiederle quanto dovutoci ma lei comprenderà quanto per noi siano importanti quei soldi e quanto ci teniamo che lei non passi per un approfittatore. A tale scopo le garantisco la massima attenzione e celerità a comunicare da queste colonne, l’avvenuto pagamento, non appena pervenuto.
Grazie e mi scusi ancora.
Paolo Crosti
Legale rappresentante
Rams Milano AFT A.S.D.