Un gran bel Campionato e il caso Talone

Siamo ancora a complimentarci con la FIF per la celerità dei suoi comunicati stampa, ieri sera tutti i risultati erano in rete alle 20.00 , ma probabilmente anche prima, la capacità organizzativa si vede anche da questo, inoltre ad oggi tutti hanno giocato le stesse partite, nessun rinvio, e secondo noi la credibilità di un movimento si vede anche da questo, e crediamo che anche questo contribuisca alla diffusione del nostro sport ed all’interesse che potremo suscitare nei media. Credo che l’anno prossimo con la salita ad 11 di altre squadre che hanno concluso il loro percorso formativo sarà un campionato ancora più avvincente, anche perché ci auguriamo che anche in Golden League verrà adottata la formula delle due conference con ulteriore riduzione dei costi ed aumento dell’interesse, ringraziando sin d’ora i Gladiatori che quest’anno si sono sacrificati oltre misura essendo l’unica squadra geograficamente lontana da tutte le altre. Abbiamo assistito ieri all’incontro tra Skorpions e Gladiatori e ho visto due squadre giovani con numerosi atleti di talento confrontarsi lealmente. Abbiamo notato due squadre sicuramente cresciute sia tecnicamente che numericamente, ma la cosa che ci ha favorevolmente impressionato è che in nessuna delle due formazioni c’era un giocatore che ha attirato la nostra attenzione, ma la disciplina, lo svolgimento del compito assegnato, la buona tecnica individuale è la cosa che più ci ha colpito. Insomma il football vero, quello sport di squadra che ci è sempre piaciuto e che vorremmo vedere ogni week end, non il fenomeno con tanti comprimari, che tanto piace ai giornalisti del calcio, ma lo sport di squadra dove ognunoi porta il suo contributo, dove ogni gesto è frutto del lavoro di tutti. Questo fa si che anche le partite siano più divertenti perché in ogni game entrano in gioco vari fattori, tra le quali le motivazioni, la convinzione, la preparazione e questo fa si oltre ovviamente all’esperienza ed alla tecnica che ogni partita non sia scontata. Coì è stata anche la giornata di ieri, sia in Golden che in Silver League, dove, se si esclude i Red Jackets che si potevano dare per vincenti anche se non incassando tutti quei punti, tutte le altre partite hanno visto vincere la meno pronosticata, e cosi i Gladiatori hanno espugnato Varese, i Bengals hanno vinto coi Frogs e a Molinella gli American Felix hanno conquistato la loro prima vittoria, decretando qualunque sia il risultato della prossima partita tra noi e i Ravens le due finaliste del girone nord. Infatti mentre per la Golden League la griglia dei play-off è ancora tutta da decidere, per la Silver league la finale per decretare il Campione della Conference Nord uscirà il week.end del 23-24 maggio tra i Ravens ed i Rams mentre, quella per il Campione della Conference Sud sarà la vincente tra i Briganti e i Truks. La strada per il SilverBowl è dunque ancora lunga e la partita di domenica a Imola sebbene non rivestirà particolare importanza da un punto di vista della classifica, sarà molto importante per la convinzione e la determinazione di potercela fare in finale, inoltre per i Ravens rivestirà una particolare importanza, in quanto una loro vittoria decreterà la loro perfect season in campionato.
Fatta questa analisi tecnica dobbiamo spendere due parole su Walter Talone , un amico prima che un giocatore. Walter è venuto da noi ed è stato accolto come un amico che torna a casa, purtroppo siamo abituati a considerare le persone prima come amici poi come giocatori e abbiamo centellinato il suo utilizzo, ricordandoci le molte battaglie che il suo fisico aveva combattuto. Al suo animo di guerriero l’impiego part time non era sufficiente e ha cosi deciso di andare a giocare una partita in altra federazione ed in altra squadra. Questo per il nostro regolamento inibisce il suo utilizzo nel proseguo del nostro campionato. Resta il nostro dispiacere per la sua scelta ma soprattutto per chi antepone il proprio interesse a quello del giocatore, ci saremmo aspettati dai dirigenti che lo hanno schierato una telefonata per sapere in che condizioni fisiche era Walter, se si era allenato o meno, se era in grado di sostenere una partita. Tutto questo non è avvenuto e ne siamo rattristati, perché pensavamo che al di la delle divisioni di federazione esistesse un’etica fra allenatori, fra dirigenti, che anteponeva la salute e l’incolumità dell’atleta, dell’uomo. Speravamo in regolamenti scritti anche da chi ritiene di spiegarci il football spettacolo e la tecnica eccelsa grazie ad americani, che tutelasse la salute e l’integrità dei ragazzi. Evidentemente non è così, gli interessi sono diversi, noi siamo felici di avere come interessi primari la diffusione del football americano ma non a scapito dei giocatori, ma anteponendo la loro sicurezza ed integrità fisica, speriamo che nessuno si debba mai pentire di scelte diverse