Sabato pomeriggio spiegazione del gioco e presentazione della squadra. Aiutiamo la FIF

Sabato alle 15.30 i Rams sono stati invitati a partecipare ad una manifestazione di beneficenza che culminerà con la partita di calcio tra la Nazionale degli Stilisti e la Nazionale opinionisti Tv Italia 7 Gold. Abbiamo scelto visto l’opportunità di usufruire di una buona vetrina, di sfruttare la visibilità per cercare di spiegare al pubblico le regole fondamentali del nostro gioco, dando prima spiegazioni teorica e dimostrando subito dopo, di volta in volta, praticamente quanto spiegato. Sarà una grande occasione per avvicinare più tifosi e magari praticanti al nostro sport, oltre ovviamente far conoscere ulteriormente i Rams ad una vetrina più vasta.
Assicurata la presenza di molte scolaresche sia delle scuole elementari che superiori, scuole con le quali è stato rinnovato il nostro impegno di incontri per continuare ed incrementare la diffusione del nostro sport e della nostra filosofia. Credo che il football americano stia vivendo una nuova giovinezza con crescente curiosità da parte dei ragazzi e spero che tutti gli appassionati non si lascino scappare questo treno. Purtroppo una delle grosse difficoltà che incontreremo sarà la divisione del nostro movimento e ci auguriamo che chi lo ha causato abbia la forza per assumersene la responsabilità. Quello che ad oggi possiamo dire è che saremmo felici di riuscire a far capire ai nostri interlocutori il perché siamo divisi, ma quando riportiamo le ragioni ufficiali facciamo fatica a crederci noi, figuriamoci loro. Le motivazioni annunciate erano che una parte del movimento riteneva che grazie alla presenza degli americani tra le loro squadre, grazie al campionato che non avrebbe più privilegiato i motivi geografici ma che si sarebbe svolto in un tutti contro tutti facendo giocare regolarmente Bolzano contro Palermo il pubblico sarebbe corso a spelarsi le mani ad applaudire le loro squadre, che i media non avrebbero potuto fare a meno che interessarsi al fenomeno. Purtroppo così non è stato e anzi grazie a questa politica della cicala, alcune squadre sono andate in grossa difficoltà economica, molte partite sono saltate e enormi limiti organizzativi si sono manifestati. L’altra ragione era il poter entrare prima nell’osservatorio CONI. L’obbiettivo è stato raggiunto, peccato che meglio sarebbe stato che il CONI non li avesse osservati, non solo l’esser ricorsi alla raccomandazione del politico di turno, che fino al giorno prima ignorava perfino l’esistenza del football americano, è un approccio che poco ha a che fare con quanto il nostro sport vorrebbe comunicare: lealtà, spirito di sacrificio e meritocrazia. Ora onestà intellettuale vorrebbe che viste disattese le aspettative, preso atto della errata valutazione che un programma avrebbe dovuto realizzare, anziché navigare a vista, si emarginassero coloro i quali avevano palesemente usato il football per loro interesse personale, ci si sedesse ad un tavolo con l’altra parte, per cercare di stilare un nuovo programma comune, prendendo atto che una parte aveva già un programma che aveva mantenuto le aspettative anche oltre le più rosee previsioni. L’obiezione che gli obbiettivi erano inferiori è fuori fondamento perché un buon programma è quello che rispetta gli obbiettivi, non quello che le spara grosse per poi giustificarsi con l’idea che erano obbiettivi ambiziosi. Tutto questo ad oggi non è avvenuto e credo che non potrà avvenire se non per volontà delle singole società, come per altro stanno cominciando a fare. Che i dirigenti incapaci ed approfittatori restino da soli con e loro cariche mentre i più saggi, preso atto della realtà accettino di essere più pazienti e contribuire alla crescita del movimento cosi come fu e come deve essere, un passo dopo l’altro una yard dopo l’altra. Ai dirigenti fantasiosi ed approfittatori rimarrà Madden a noi il nostro football, e siamo convinti che oggi come allora lavorando bene, con tanta passione e molto buon senso i risultati continueranno a premiarci. Molte c’è da fare ancora in Fif dove contrariamente ad altri posti l’ultima cosa che non interessa sono le cariche. Chi le riveste è per il grande lavoro che ha svolto, non per le grandi promesse fatte, ma viceversa oggi abbiamo bisogno di collaboratori. Ci sono da stilare regolamenti, da gestire siti , da preparare vademecum, da occuparsi dei tesseramenti, la famiglia continua a crescere ma non crescono le persone che vogliono contribuire allo sviluppo. Il Presidente ed il segretario dovranno occuparsi di cose più importanti e di incontri sollecitati e non più rinviabili. Il loro tempo sarà prezioso per tutti. Altri stanno mettendosi a disposizione ma di molti altri avremo bisogno, sappiamo che non possiamo pagarli, ma sappiamo di poter contare su molti appassionati. Fatevi avanti