Un’altra settimana fondamentale
Quella che è cominciata ieri è una settimana fondamentale per il percorso agonistico della nostra under 21. Sabato sera giocheremo a Brescia contro gli amici Bengals, l’ultima partita di regular season. Dall’esito non solo del risultato, ma anche dallo scarto di punteggio di una eventuale vittoria, dipende la conquista del titolo della division. Infatti per le regole in vigore attualmente conquista il titolo chi ha più punti ma in caso di parità i criteri sono: vittorie negli scontri diretti, differenza punti negli scontri diretti, differenza punti totale. Il che vuol dire che i Rams per vincere la Division e giocare fuori casa il titolo di campione di Conference devono vincere con più di otto punti di scarto. Impresa che appare poco credibile, ma come sappiamo e come ci hanno insegnano i Bengals, le partite finiscono l’ultima azione del secondo tempo e da quella dell’andata noi cominceremo la nostra partita sabato. Una riflessione mi piace farla: in tempi non sospetti consigliavo di far valere il field goal 4 punti al fine di incrementare l’utilizzo di questo modo per segnare, in subordine di introdurre questo criterio tra i parametri per giudicare la vincente nelle Division , vale a dire chi tra le squadre a parità di punti avesse segnato più Field Goal, proprio al fine obbligare gli allenatori a intensificare questa pratica. Nessuno mi ascoltò o quei pochi che mi ascoltarono mi considerarono un deficiente, ora tutti si lamentano dei criteri di determinazione della vincente della Division, senza per altro aver fatto a tempo debito proposte qualsiasi. Per la cronaca credo che in nessuna partita sia stato segnato un Field Goal, credo ma potrei sbagliarmi, sicuramente in nessuna di quelle che ho visto io o di quelle di cui ho letto. Mi piacerebbe che quelli che mi spiegavano che sicuramente le partite sarebbero state piene di Field Goal mi convincessero adesso.
Per pura combinazione, la partita di sabato, finirà a ridosso di una data storica per i Rams. Il 15 novembre 1979, infatti, nasceva ufficialmente la squadra che accettava di modificare il proprio nome da Black Devils, a Rams. Sabato a mezzanotte saranno quindi trenta anni che esistono i Rams. Diremo nei prossimi giorni cosa abbiamo fatto per ricordare degnamente questo storico traguardo che inoltre mi permette di festeggiare lo stesso Presidente trent’anni dopo.
Quello che molti hanno dimostrato è che i giocatori passano ma i Rams restano e questo per una squadra che mette al primo posto l’impegno sociale e la formazione di uomini è sicuramente un grande traguardo. I successi agonistici passano in secondo piano, davanti alle soddisfazioni umane, allo spirito di squadra e all’amicizia che abbiamo instaurato tra noi e che durano ancora oggi.
Ci accusano da allora di combattere battaglie impossibili, ma a noi piace ricordare, che le uniche battaglie che non combatteremo mai, sono quelle sbagliate mentre quelle impossibili sono il nostro pane.
Avremo modo di parlarne presto.