Red Jackets Luni squadra di casa

L’uscita del 77 sulla ruota di Milano come primo estratto, ha sancito che la squadra di casa sport-illustrated-yb-2009allo Young Bowl 2009 saranno i Red Jackets di Luni. Cosa comporterà questo fatto? Niente di trascendentale. Da diritto/obbligo alla squadra sorteggiata come quella di casa di schierarsi sotto la tribuna ad avere, nel caso di uguali colori,, ma non è il nostro caso, la maglia di gioco del colore ufficiale, a cedere il diritto si scelta della moneta nel sorteggio e ad essere scritta prima nell’annuncio della partita.
Ieri si è svolto la riunione con la produzione televisiva. Alla fine credo che sarà impiegato il più alto numero di telecamere mai visto in qualsiasi evento di football americano in Italia. Sei telecamere fisse e tre mobili garantiranno una copertura eccezionale all’evento Parecchie persone ci hanno chiesto se era possibile riservare dei posti, altri amici noti mi hanno interpellato annunciandomi la loro presenza, confortati anche dalla certezza che al Vigorelli le tribune sono interamente coperte e qualsiasi sarà il tempo non correranno rischi. Il tempo è previsto coperto con scarse possibilità di piogge, noi non possiamo che incrociare le dita e sperare. Oggi continuerà anche il volantinaggio, che riguarderà la maggioranza delle Università milanesi e nel pomeriggio seguirà il percorso da piazzale Loreto a San Babila e si concluderà verso le diciotto nella zona degli happy hour di porta Ticinese. Ovviamente non possiamo che essere grati ai ragazzi che si stanno impegnando a fondo per cercare di portare più gente possibile allo Young Bowl 2009 , buona parte della riuscita di questo evento sarà anche merito loro. Ora qualcuno potrebbe chiedersi che interesse possono avere? Credo in questo di essere stato ancora una volta il colpevole. Io infatti li ho convinti che per essere credibili, per avere qualcosa di bello e che funzioni tutti si devono adoperare,come vorremmo che succedesse nella federazione. La federazione deve avere il compito di coordinare, dirigere fare le scelte, ma poi tutti devono adoperarsi e contribuire al loro raggiungimento. Se questa avverrà si otterranno grandi risultati, se viceversa la gente pensa di poter demandare ad altri il lavoro e di limitarsi a criticarne gli immancabili errori, allora sarà bene che qualcun altro si prepari all’ennesima rifondazione del football americano. Noi stiamo riscoprendo anche il piacere di riuscire a realizzare qualcosa tutti insieme, dovendola fare non per i Rams, ma per altri ragazzi che come noi amano questo sport. Siamo riusciti, pur essendo molto poveri a non chiedere niente alla Federazione, che avendo chiesto quote di iscrizione al campionato ridicole certo non aveva i mezzi per organizzare uno Young Bowl in questo modo. Ci siamo imposti come obbiettivo quello di avvicinare più gente possibile al football, di farci conoscere e di far conoscere il nostro sport approfittando della vetrina che il Vigorelli può dare. Siamo riusciti a lasciare uno spazio anche alla solidarietà e di questo siamo veramente contenti. Abbiamo trovato grande collaborazione ovunque siamo andati, siamo riusciti a contagiare molti con il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare. Ho detto ai ragazzi che lo facevamo per un obbiettivo grande: unire il Football Americano sotto un’unica bandiera. Tra pochi giorni noi finiremo il nostro impegno per la federazione per questo evento. Io personalmente mi limiterò a seguire la mia squadra e lascerò lavorare il Consiglio Federale neo eletto, ma mi aspetto che prima di Natale il tavolo delle trattative sia aperto e che finalmente si torni a parlare solo di sport, e di come diffonderlo, smettendo di rivangare un passato triste per tutto il movimento, Se si vuole si può e noi speriamo di riuscire a dimostrarlo domenica. Poi ci aspettiamo che ai pranzi di buoni intenti, alle cene del siamo d’accordo seguano fatti concreti, o perlomeno si abbia il coraggio di dire le cose come stanno, smettendo di giocare sulla passione di tanti ragazzi ce sono gli unici penalizzati.