Allenamento bagnato …. . Ondata di buonismo sportivo in vista

Ieri sera 41 atleti presenti, dodici giustificati, undici non pervenuti, in avviso di riconsegna attrezzatura, oltre tre nuovi a guardare a bordo campo. Buon allenamento, specie nella parte per reparti che ha dato subito i suoi frutti, dimostrando come la tecnica sia fondamentale in questo gioco. Finalmente abbiamo visto attacco e difesa competere quasi ad armi pari. Niente di eclatante, niente di competitivo con le realtà che ho visto giocare l’anno scorso in serie Gold, ma finalmente siamo giunti ad un livello che quando sbagliamo, spesso, siamo però in grado di capire dove abbiamo sbagliato. Questo direi che è il primo passo per poter cominciare una crescita che dovrà durare almeno un paio di anni, ma adesso siamo finalmente partiti. Dovrà aumentare la collaborazione, la fiducia nei compagni di squadra, la voglia di dare qualcosa in più per chi ci sta a fianco, ma adesso cominciamo in tanti ad agire così, e chi non lo fa si rende più facilmente conto di essere fuori posto. Al di la di tutte le considerazione tecniche, ieri sera, malgrado la pioggia ed il fango ci siamo divertiti, e tanto. Cosa fondamentale, quanto i fondamentali.
Tra poco uscirà nelle sale un film sulla finale mondiale di rugby giocata un po’ di anni fa tra Sud Africa e All Blacks. Prepariamoci a pistolotti buonisti dei giornalisti e delle televisioni che per dieci giorni scopriranno i valori della lealtà sportiva, la bellezza dello sport, faranno dieci trasmissioni televisive, qualcosa come quando hanno obbligato i calciatori a fare il terzo tempo, salvo poi dimenticarsene dieci giorni dopo scoprendo la differenza tra sportivi e milionari eccentrici.
Noi sappiamo da sempre che quei valori che lo sport esprime sono i nostri, che il rispetto non dipende dai soldi, dal nome , dal colore della pelle o dallo stato in cui si è nati, ma dal carattere e dai valori che ogni uomo porta dentro di sé, che sono il suo codice di comportamento. Noi abbiamo la fortuna di poter dimostrare ogni martedì e giovedì sul campo, tra poco anche la domenica, che ci meritiamo il rispetto di noi stessi, prima di tutto, degli avversari e del pubblico in secondo luogo, e di tutti, in un prossimo futuro quando avremo assunto tale consapevolezza attraverso il nostro sport.
Siano consapevoli di quanto tutto questo sia bello e costruttivo.
Il modello che i media spingono viceversa, è quello del calciatore, con la bella auto, la velina, quello che fa: “il fallo di esperienza”, o che si è procurato il rigore con furbizia. Quando i media cominceranno a chiamare con il loro nome questi episodi, e questi ragazzi: truffe, episodi disonesti commessi da persone lontane anni luce da quei valori sportivi di cui i nostri si riempiono la bocca, bamboccioni viziati che pensano che tutto gli sia dovuto, allora e solo allora, cominceremo a prendere in considerazione la buona fede dei giornalisti. Fino a quando ci inviteranno ad andare allo stadio, pagando parecchi euro, per sostenere chi guadagna milioni ed è viziata come nessuno, fino a quando porteranno avanti discorsi sconnessi convincendoci che chi gioca la domenica, mercoledì è stanco, fino a quando non indagheranno seriamente sulle molte malattie gravi, o morti, che colpiscono troppi giocatori di serie A quando smettono, fino a quando non la smetteranno di ricondurre lo sport ai soli errori degli arbitri, saremo sempre critici sul loro ravvidemento, sul loro apprezzamento sullo sport vero. Il rugby non può essere uno sport vero solo i due mesi all’anno che si svolge il sei nazioni, il rugby è uno sport vero, perché veri sono i valori di chi lo pratica. Il terzo tempo per i rugbisti non è un obbligo, ma un piacere. Nel calcio è un impedimento che li fa arrivare in ritardo in discoteca. Io posso solo sperare che questo film porti la gente a riflettere su quei valori. Il mio sogno sarebbe che la domenica la gente disertasse gli stadi di calcio e le trasmissioni televisive e riprovasse il piacere di andare a vedere i propri figli o i loro amici, che giocano a qualsiasi cosa, sui pochi campi che le amministrazioni hanno costruito o messo a disposizione di quei ragazzi che altro non chiedono che giocare e divertirsi, a prescindere di chi vince o chi perde, ma per il solo gusto d confrontarsi. Facciamo si che quello che apprezziamo o che apprezzeremo in quel film si traduca in realtà, almeno tutti i week end.