Che le bocche tacciano e il gioco cominci.

Il tempo delle chiacchiere è finito. Oggi alle 14.30 partirà il 30° campionato di football americano. Il primo fu organizzato dall’AIFA, il trentesimo dalla FIF, ma ora come allora noi ci siamo. Allora erano cinque squadre, oggi nove. Ora come allora tante difficoltà, ma la volontà di non mollare, di batterci per i valori che questo sport, in particolare, rappresenta. La divisione che attanaglia il football americano in questo momento è una ferita aperta per chi come noi ama questo sport e gli è riconoscente, ma fino a quando tutti i giocatori non si ribelleranno a chi ancora una volta vuole approfittare della loro passione, sarà difficile riuscire a superare le barriere che dividono non le squadre ma opposti interessi di qualcuno che di tanto amore vuole approfittare. Noi abbiamo provato con decisione, altri con molta meno, altri infine si sono messi di traverso. Ognuno risponderà alla sua coscienza. Ora è tempo che le bocche tacciano, ora è tempo che ognuno giochi il proprio campionato al meglio. Solo alcuni, quelli che ai primi campionati c’erano, avranno tanta tristezza nel cuore alla fine quando vedendo sollevare il trofeo, sentiranno lo sguardo interrogativo di Gionni, Lodi, Martinelli, Vedovato e molti altri che gli chiederanno come tutto ciò è potuto succedere, come abbiamo permesso che questo potesse accadere? Che ognuno risponda per quanto gli compete. Noi siamo convinti di avere provato a far si che il trentesimo SuperBowl fosse veramente una festa di tutti, il coronamento del sogno che un ragazzo come me , negli anni ‘80, aveva perseguito e che imparando da uomini capaci, con i quali aveva collaborato, aveva contribuito a far nascere. Questo sogno purtroppo si è infranto contro l’arrivismo e i pochi scrupoli di alcuni, che intrufulatisi nel mondo football stanno cercando di perseguire. Per pochi soldi e un finto potere hanno venduto una grande idea. Noi non possiamo che limitarci ad opporci alle loro mire, non possiamo fare altro che trasmettere e condividere con altri giovani il nostro sogno, sperando che trovino il coraggio per scacciare i mercanti dal tempio, salvando chi viceversa si è impegnato e ben lo ha fatto fino ad ora ,inconsapevole strumento di queste persone. Da oggi si parlerà solo di football giocato ma l’amarezza per ciò che avrebbe potuto essere e almeno in quest’anno non sarà ce la porteremo dentro in questo trentesimo campionato.
Avrei voluto non scrivere questo articolo, ma stamattina svegliandomi non ho potuto fare a meno di pensare alla soddisfazione che avrebbe provato nell’arrivare al trentesimo campionato e di chiedermi: Gionni in quale federazione sarebbe stato ? Spero che tutti quelli che lo hanno conosciuto si diano una risposta onesta e che almeno un secondo pensino quale dovrà essere la cosa giusta, e che comunque gli chiedano scusa, non ne utilizzino il nome a sproposito. Io lo faccio oggi pubblicamente prima di iniziare il trentesimo campionato che ci avrebbe sicuramente inorgoglito.
Che le bocche tacciano e il gioco cominci.