Capolavoro a Parigi

Tutto cominciava bene con la vittoria di Pariniello nel primo match al termine di un incontro estremamente combattuto e che il nostro ha fatto suo solo nel terzo round in cui è riuscito ad imporre le sue qualità ed il suo ritmo al quotato avversario, che aveva già sconfitto negli altri incontri i nostri due rappresentanti di categoria. Malgrado l’impegno di tutti, non inganni il tre a zero sui cartellini, vittorie giuste ma tutte sofferte da parte dei pugili francesi, sia nei 61 kg Azzedine contro Enkhzorig Zorigbaatar e negli 85 kg dove Ludovic Groguhe a ragione dell’esordiente Thomas McCarthy, non ancora abituato alle cinque riprese,
Sebbene scontata la vittoria di Sergiy Derevyanchenko su Michel Tavares, anche la sua vittoria è stata questa volta più sofferta del solito ed avviene solo dopo l’interruzione dell’incontro al terzo round per ferita. Per fortuna il nostro era riuscito a d imporsi nel secondo e terzo roud dopo un sostanziale pareggio nel primo.
Si arrivava cosi sul due a due alla rivincita del match di quindici giorni fa tra Clemente Russo, già vincitore e Toni Yoka recente vincitore alle olimpiadi giovanili di Singapore.
Con un altro punteggio avremmo detto che comunque non ci sarebbe stata storia, ma a Parigi, in un palazzetto in cui i tifosi francesi facevano sentire la loro voce ed il loro orgoglio, tutto diventava più difficile e lo si leggeva nei volti tesi di Francesco Damiani, bravo nella scelta dei pugili, di Paolo Taveggia, grande la sua conduzione e dello stesso Russo, questa volta un po’ meno guascone del solito. Il tempo del primo gong e Clemente cominciava a sciorinare il suo pugilato, fatto di buona scherma velocità e grande gioco di gambe, trovando però una valida resistenza. Purtroppo la non abitudine di questi ragazzi ai combattimenti senza casco, che li fa spesso avanzare pericolosamente con la testa, portava ancora ad una interruzione per ferita al quinto round , che per fortuna vedeva però il nostro portacolori in vantaggio seppure di misura. Terzo punto per i Milano Thunder e missione compiuta. Si torna a pari punti con Parigi, seppure ancora in svantaggio per il conto dei match vinti. Adesso ci attende comunque ancora un cammino lungo, ma come scritto ieri questa vittoria è una grande iniezione di fiducia e di morale per tutta la squadra e siamo convinti che già dal prossimo match in casa, tutti gli amanti di questo meraviglioso sport , che come il nostro è fatto di sacrificio, passione e tanta dedizione, non faranno mancare il loro apporto al Palatrussardi. Sognare le semifinali non è più una pazzia.