Perdenti o sconfitti.

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Stavo pensando a come mai il termine perdenti non ci ha mai dato fastidio, mentre quello di sconfitti si. Sui vocabolari la differenza è minima, anzi spesso viene utilizzato l’uno come sinonimo dell’altro, ma nella sostanza la differenza è enorme. Perdente è uno che si misura con un avversario e che perde la sfida, sconfitto è uno che rinuncia a combattere. Davanti alla difficoltà il perdente prova a superarla fino a quando a furia di provarci non riesce a vincerla, lo sconfitto quando esce perdente reputa la sfida impossibile da vincere o troppa faticosa e ci rinuncia, o ne sceglie una più facile. Pensate a quanti sogni ci capita di fare nella vita e quante volte li accantoniamo perché li reputiamo troppo difficili. Stanotte mi è capitato di pensare ad un episodio successo pochi anni fa. Sul campo di allenamento tre ragazzi, non tre fenomeni, tutti e tre facevano fatica a capire il gioco ed uno di questi non riusciva proprio a stare in stance in maniera corretta ed io non riuscivo a non perdere la pazienza. I primi due smisero presto di giocare per dicendosi affascinati dal gioco. Il terzo, quello con la stance disastrosa, non mancò mai ad un allenamento. La sua stance migliorò, seppure di poco, fu schierato flunker e pur guadagnando abbastanza yards non riusciva mai a segnare, risultando agli occhi di molti un perdente. Mentre faceva tutto questo, lavorava e studiava la teoria per diventare pilota: il suo sogno. Aiutato dalla famiglia, ma contribuendo in modo sostanzioso con i suoi risparami, parti per il Portogallo dove la scuola di volo costa meno, non prima di essere riuscito a segnare la sua prima meta. Risultò il primo del suo corso da pilota, bruciò le tappe e sei mesi dopo lo ho incontrato con in mano il suo brevetto. Si quel ragazzo era un perdente ma sono sicuro che non sarà mai uno sconfitto. Ora dovrebbe essere in Turchia  dove la sua tenacia  gli permetterà di superare altre battaglie. Ne perderà alcune, ma potete stare certi che non tornerà sconfitto. La sua vittoria sarà anche in piccola parte, non me ne voglia Gigio e la sua famiglia, anche la vittoria di quel gruppo di perdenti con la maglia verde e bianca che non smette di credere che giocare a football imparando e divertendosi sia possibile, di quei ragazzi, e non, che credono che possa esistere un mondo diverso da quello in cui conta solo il valore dei soldi, ma che crede fermamente che ci siano altre gratificazioni che possono ripagare di tanti sacrifici e che andrà avanti sperando che siano sempre di più i perdenti che abbiano voglia di continuare a misurarsi per l’affermazione dei propri valori. Potremo continuare  a perdere ma una cosa è certa non saremo mai degli sconfitti perché: “la gente come noi non molla mai.”