Resoconto della mattina

La mattinata doveva essere incentrata sull’intervento di Fabrizio alla sessione internazionale. Purtroppo sebbene lo speaker abbia annunciato che della sessione internazionale facciano parte ben 64 nazioni, solo dieci persone di cui quattro italiani erano presenti alla relazione del capo allenatore del team degli USA, che per circa un’ora e’ andato avanti imperterrito a spiegare come venivano selezionati i giocatori, quali limiti gli fossero stati imposti e quanto le sue relazioni fossero servite pe rfarsi mandarealcuni giocatori di seconda divisione. E’ stata poi la volta del relatore dellufficio reclutamento che ha spiegato come quali fossero i giocatori che potevano aderire alle squadre nazionali seza incorrere in conseguenze per la loro eleggibilita’ e quali invece le conseguenze. Questo per lo meno quello che ho ascoltato, perche’ confesso che trovando il tutto poco interessante mi sono allontanato per circa quaranta minuti, tornando in tempo per fare pibblico all-intervento di Fabrizio , preciso nello snocciolare numeri e dati fornitigli dalla Fidaf, per cui certamente attendibili, come i centocinquanta arbitri, i duecentocinquanta allenatori, i settemila atleti e cosi via. Il tutto supportato con slide  e fotografie di Luca Nava e Dario Fumagalli. Intervento di circa un’ora, piu’ o meno quanto l’americano. Peccato solo la scarsa affluenza di pubblico certamente un cosi grand eimpegno avrebbe meritato una platea ben piu’ numerosa. L’anno scorso fu diverso in quanto parlo’ agli alelnatori dell-high scholl certamente piu’ disponibili e piu’ interessati delle sessantaquattro federazioni nazionali, che come tali erano tutte decisamente impegnate a casa loro, perfino i messicani, presenti in un numero rilevante alla convention, hanno disertato l’incontro. Peccato, ma certamente in questo caso la colpa non e’ da ascrivere alla nostra federazione, caso mai allo scarso interesse delle stesse faederazioni. Uniche presenti l’Italia, il Presidente di quella americana un rappresentante non meglio identificato  che credo abbia parlato a nome di quella tedesca. Onestamente non mi pento di aver sostenuto con la nostra presenza Fabrizio, ma una mattinata persa. Spero di rifarmi nel pomeriggio. Mentre tornavamo verso l’albergo un piacevole incontro con l’ex  qb di Florida States vincitore dell’Eismann trophy nel 95 credo,  con il quale abbiamo fatto una fortografia e scambiato opinioni. Persone adorabile e molto competente, del quale non vi diro’ il nome nenache sotto tortura…. maledetta memoria. Adesso pappa e poi speriamo in un proficuo pomeriggio prima della partita di stasera che dovrebbe essere avvincente.