Più sport migliora la vita
Continua il nostro reclutamento in preparazione della prossima stagione e continua l’opera per cercare di dare stabilità economica alla società. Noi continuiamo nella nostra convinzione che lo sport dovrebbe essere un diritto e non un privilegio per pochi. Noi abbiamo la convinzione che i ragazzi si divertano di più a giocare all’aria aperta che non a giocare davanti ad un computer o ad andare in discoteca, ma purtroppo questa nostra convinzione non è ancora radicata nella nostra società. Lo sport fatto seriamente viene considerato dai genitori e da molti adulti come un privilegio e non come un momento formativo. Si preferisce spendere soldi in ripetizioni piuttosto che investire per migliorare la capacità di concentrazione, lo spirito collaborativo e la disciplina che i ragazzi potrebbero imparare divertendosi facendo sport. Riflettevamo ieri sulla diversa prospettiva che una palla ovale può offrire rispetto ad un palla sferica, e pensavo alla difficoltà che i ragazzi incontrano quando gli si spiega che la geometria euclidea non è l’unica, o quando gli si prospettano sistemi matematici diversi da quelli tradizionali. Quante similitudini tra sport e vita e quanto lo sport potrebbe essere di supporto alla formazione. Penso a quante volte sentiamo dire dai ragazzi o perfino dagli adulti che si è perso per colpa degli arbitri e sono sicuro che chi si attacca a queste giustificazioni sono gli stessi che attribuiscono ai professori il mancato raggiungimento della sufficienza o l’odio da parte del diretto superiore per il mancato raggiungimento dell’obbiettivo. Come sarebbe più facile se tutti accettassimo il fatto che chi ricopre un ruolo di respon
sabilità non lo fa per un gusto sadico ma nella speranza di essere di aiuto e tutela. Questo non lo fa diventare automaticamente infallibile, ma al contrario proprio perché fallibile dovremmo cercare di dare il massimo dell’aiuto possibile. Il football ha il vantaggio che avendo molti ruoli che richiedono caratteristiche fisiche e mentali diverse da l’opportunità a molti di poter giocare e poter raccogliere grandi soddisfazioni, avendo inoltre il supporto dei compagni di squadra. Il difetto, se così si può chiamare è che mette a nudo le nostre debolezze, il nostro egoismo, i nostri limiti. Tutti si accorgono di come migliorano i ragazzi che si allenano e si accorgono di quante poche scuse cerchino. Ogni errore diventa uno stimolo per allenarsi di più e meglio, per correggersi il prima possibile, per loro. Viceversa chi si allena poco sarà facilmente riconoscibile in campo, perché sarà quello che più facilmente darà al colpa agli arbitri, ai compagni di squadra, all’allenatore, al tempo, insomma a tutti meno che a se stesso che si è poco allenato. Lui ne
sa già abbastanza a suo dire e anzi è felice che gli altri si allenino di più così arrivano alla sua altezza. Queste persone saranno quelle che aspetteranno che il governo, l’assessore, l’amico insomma chiunque meno che lui risolva il suo problema. Pensate a quanti insegnamenti si traggono dallo sport eppure c’è ancora chi concepisce quartieri moderni o scuole nuove senza adeguati impianti sportivi, ma con tante belle panchine. Noi lottiamo e lotteremo perché sempre più ragazzi e non possano avere l’opportunità di formarsi e divertirsi nel lavoro più difficile e divertente del mondo: il gioco.