Non solo sport
Tornati a Milano ci rimane la piacevole esperienza di questa trasferta che credo ci offrirà diversi spunti di riflessione. Per quanto riguarda il discorso tecnico, stasera, ai soliti orari di allenamento, in aula magna al Saini, verrà analizzato il filmato della partita e ognuno di noi potrà trarre importanti indicazioni su ciò che ha funzionato e su ciò che è stato sbagliato ed il perché. Dovremo migliorare molto prima della prossima partita se vorremo riuscire a ben figurare anche in quella occasione e dovremo sfruttare al meglio ogni allenamento per fare ciò. Molto positiva e sicuramente da ripetere nel limite del possibile l’esperienza di visitare la città dove si va a giocare. Molti di noi non avrebbero avuto occasione o non avranno occasione in futuro di visitare Pisa e sarebbe stato stupido limitare la nostra puntata in questa splendida città all’albergo ed al campo sportivo. Molte squadre di diversi sport vanno in trasferta in città importanti come se andassero a giocare nel campo sotto casa. Ricordo che cominciai con i Seagullis di Lugano, in occasione del Veronica Bowl giocato ad Amsterdam, ad andare a vedere la città ed il museo di Van Gogh, esperienza che ricordavo con Randy Danner in occasione del nostro incontro a Nashville. Non sempre da allora siamo riusciti a fare ciò, ed è stato sicuramente
un grande errore. L’Italia ha patrimoni incredibili artistici ed architettonici, che sono sconosciuti a tropi degli italiani. Probabilmente l’abitudine di viverci in mezzo non ce li fa apprezzare abbastanza. Ci siamo resi conto entrando in piazza dei Miracoli della bellezza di tale piazza, ma ci siamo anche resi conto della sorpresa dei pisani che ci accompagnavano, dello stupore a noi provocato dalla stessa. Abbiamo l’enorme fortuna di vivere nella nazione con la più alta concentrazione di opere d’arte del mondo ma sembra che troppo spesso ce ne dimentichiamo, mentre corriamo al Louvre o al MoMa non appena andiamo all’estero. Se pensiamo a quanti pochi milanesi hanno visto il cenacolo di Leonardo custodito all’interno di Santa Maria delle Gr
azie o di quanti abbiano visitato la Scala, solo per fare due esempi, ci rendiamo conto del torto che ci facciamo. Spesso ci lamentiamo del troppo tempo che i ragazzi passano davanti ai computer o alla televisione ma quanto tempo spendiamo per proporgli alternative valide pur avendone a bizzeffe? Credo che il ricordo degli ultimi secondi della partita rimarrà sicuramente nella testa dei protagonisti, ma credo che ugualmente la visione della torre di Pisa e della piazza a lei circostante non sarà facile da dimenticare. L’associare questa immagine ai colori verdi delle nostre polo o dei nostri giubbotti non può che essere un punto di vanto per i Rams. Non so se potremo permetterci altre trasferte così lunghe ma nel caso succedesse faremo di tutto per non limitarci a vedere campo ed hotel.