Il cambiamento delle regole
Ieri abbiamo pubblicato un filmato sulla nostra pagina di face book (www.facebook.com/RAMSMILANO) in cui era ripreso un giocatore degli Skorpions che spingeva verso la meta il portatore di palla, chiedendo se fosse “help to the runner”. Gentilmente Marco Sala uno degli arbitri più esperti della FIDAF mi ha fatto sapere che non lo era in quanto da poco il regolamento era cambiato e solo in caso in cui il portatore venga tirato in avanti e non spinto si ravvisa una irregolarità. Ringraziamo Marco per l’utile puntualizzazione e ricordiamo invece che la FIF a.s.d. non segue tutti i cambiamenti annuali al regolamento fatti dalla NCAA e questo per alcune ragioni che cercherò di spiegare brevemente. Dovete sapere che ogni anno a fine campionato si riunisce un
comitato di tecnici che esamina l’andamento della stagione appena conclusa e in base a quanto successo decide se introdurre nuove regole o modificare le esistenti, questo seguendo diversi criteri: la sicurezza ed tutela dei giocatori, l’esigenza della televisione, l’aumento di spettacolarità del gioco, questo a volte anche a scapito dell’incolumità. Noi già nei primi anni ottanta ci accorgemmo di alcune difficoltà oggettive nel seguire il loro criterio decidendo già da allora di adottare un regolamento e di modificare solo quelle regole che avrebbero introdotto un sensibile miglioramento alla tutela dei giocatori. Questo per diversi motivi: la difficoltà a far conoscere velocemente il cambio di una regola, non solo agli allenatori e ai giocatori, ma anche e soprattutto al pubblico che già faceva fatica ad imparare le regole figuriamoci se gliele cambiavamo ogni anno, non disponendo oltretutto dei mezzi di comunicazione che esistono negli States e della attenzione che il pubblico da a queste. Secondo l’inutilità di alcune regole in Italia. Per esempio la regola dei quaranta secondi per la rimessa in gioco del pallone è stata adottata negli States per avere tempi più o meno certi per la televisione e per loro è stata facile adottarla, potendo disporre di molti ball boy e molti palloni, oltre che di orologi nben visibili. Noi In Italia facciamo fatica a trovare i tre per la catena figuriamoci un esercito di ball boy. Così questa regola sull’aiuto al portatore di pallone, sebbene possa essere televisivamente molto spettacolare, riteniamo che il suo cambiamento, , possa essere molto pericoloso, in quanto se un giocatore cadesse nel tentativo di arginare la spinta avrebbe addosso repentinamente parecchie centinaia di chili. Bene fa secondo noi la FIF a.s.d. a tenere ferme le regole, salvo introdurre solo quelle che di fatto hanno migliorato o miglioreranno l’incolumità dei giocatori, vedi l’horse collar per esempio, una volta inesistente ma ormai da un po’ di anni regola fondamentale per questo scopo.