Tutto è pronto.

Domenica alle 14.30 comincerà il nostro campionato, sarebbe meglio definirlo torneo visto il numero delle partecipanti. Nella nostra storia abbiamo avuto tante stagioni di gioco e mi ricordo che le prime due facevamo tre partite l’anno massimo dato che esistevano solo Rhinos e Frogs, poi dal secondo anno, quando gli americani ci hanno ritenuto capaci anche se non forti abbastanza da impensierirli fummo ammessi al torneo basi NATO e le partite cominciarono a diventare otto, qualche volta dieci. Le avversarie sempre le stesse ma questo non ci ha impedito ne di divertirci, ne di imparare tanto, anzi tutti rimpiangono quegli anni dove ci si allenava per lungo tempo prima di poter giocare.

Quello che qui sembra anomalo succede in molte scuole negli Stati Uniti dove i ragazzi cominciano a giocare giovanissimi, alcuni per fino dai sei anni, per disputare tre  o quattro partite. In molti college non si arriva a giocare oltre sette otto partite per stagione, non solo per i costi che sarebbero elevati, ma anche  e sopra tutto per l’impegno fisico e mentale e la lunga preparazione che il football richiede. Per questo quando spiegavo a molti  coach americani il problema che secondo alcuni vi era in Italia di giocare sempre contro le stesse società, questi mi ricordavano che per loro era da sempre così e che questa loro la chiamavano tradizione. Molte delle partite tra due società per molti college erano sicuramente più importanti della vittoria della divisione stessa.  Per questo quella che partirà domenica rimane per noi un torneo molto importante, nel quale vogliamo ben figurare e dimostrare la nostra crescita e la crescita dei nostri nuovi giocatori. I Lancieri stanno lavorando molto bene dimostrando di aver compreso e fatta loro la filosofia che questo sport porta con se, e siamo sicuri saranno un avversario di grande rispetto probabilmente i favoriti per la vittoria finale, i Pittbuls sono al loro primo campionato dopo una lunga preparazione che li ha visti incontrarsi con squadre sia italiane che straniere che sicuramente ha accresciuto la loro esperienza e siamo convinti che, se riusciranno a superare in fretta l’emozione del debutto, hanno carattere e qualità per ben figurare. Noi, be noi siamo i Rams , i soliti Rams , quelli che tutti reputano una squadra di solo grande carattere, che gioca sempre gli stessi schemi ma che ogni anno vende cara la pelle. Diciamo che siamo, siamo stati  e aspiriamo a continuare ad essere   un po’ quello che Army rappresenta nel campionato dei college americani: una squadra che nessuno mai da o ha dato per favorita, ma una squadra contro la quale nessuno si può permettere di scherzare. Una squadra che non può contare su talenti chiamati in giro per gli States, dato che ci giocano solo quelli che hanno intrapreso la carriera militare, ma che punta sulla disciplina, l’organizzazione e la determinazione per superare il gap con squadre che hanno giocatori che ambiscono a passare professionisti. Una squadra in cui i valori non sono un optional ma la parte fondamentale della filosofia dei giocatori, una squadra …. : UNA SQUADRA!. Stasera ultimo allenamento prima della partenza per la trasferta, dato il numero dei giocatori che ambiscono a partire titolari sarà l­a occasione per i coach per scegliere i partenti e per i giocatori per  ribadire la loro affidabilità.