Parte un emozionante 2016
Comincia l’anno e con esso una nuova stagione. Non sarà più FIF a.s.d. , da quest’anno sarà Fidaf. Come nostro costume partiremo dal basso dal campionato a 9 dove avremo l’opportunità di confrontarci con grandi squadre che militano già da tempo in questo campionato. Noi saremo pronti a fare la nostra esperienza certi di non sfigurare contro questi quotati avversari, comunque vada ce la metteremo tutta. Con l’inizio dell’anno, come promesso sono arrivati i nuovi play book, sessanta pagine per quello generale oltre quelli specifici per reparto, manca ancora quello per gli special team che metteremo a punto non appena tornati dagli Usa, dove magari troveremo qualcosa da aggiungere. Come sempre ciò che sembrava lontanissimo è ormai alle porte e mancano ormai solo 3 giorni alla partenza per la convention dell’AFCA, dove quest’anno porteremo una delegazione di dieci persone , includendo Randy Danner da Los Angeles e Franz Lanzani dall’Austria. Con quest’anno saranno ventinove gli anni del mio tesseramento a questa prestigiosa associazione della quale sono onorato di far parte, ma soprattutto che sono felice di aver visto cambiare la propria filosofia ed etica, tanto che pochi anni fa si sono preoccupati di istaurare veri e propri programmi per utilizzare il football non più solo per formare professionisti, ma specie nelle tante piccole realtà o università minori, come scuola di vita e formazione. Quello che noi sostenevamo da tempo, piano piano è stato non solo condiviso, ma anche sposato dai tanti coach che annualmente incontravamo ed ora i due percorsi, quello che forma professionisti e quello che forma uom
ini convivono sebbene in ambiti diversi. Recentemente anche coach di importanti università si sono resi conto che era stupido avere un movimento di centinaia di miglia di ragazzi appassionati finalizzato a creare poche decine di professionisti ogni anno, ma che era molto meglio utilizzarlo per esportare e radicare quei valori fondanti dello sport e del football americano in particolare in tanti futuri dottori, avvocati laureati in genere. Quest’anno alcuni di noi arriveranno non solo all’AFCA ma addirittura negli USA per la prima volta e siamo molto orgogliosi di essere noi, una piccola realtà sportiva, a dare ai nostri associati questa opportunità. Per questo grande è la nostro riconoscenza per la signora Anna che ha voluto onorare il ricordo del marito Sergio, nostro entusiasta tifoso, istituendo la borsa di studio a suo nome per permettere ad alcuni nostri ragazzi di vivere questa avventura. Come sempre cercheremo di rendervi il più partecipi possibili di quello che affronteremo a San Antonio. Manca ormai poco.