Quale futuro per il football?
Con ieri tutte le formazioni impegnate nel nostro girone sono scese in campo. I Mastif hanno debuttato ieri, ultima squadra a scendere in campo, pagando l’emozione del debutto, a Piacenza, dove i Wolverines si sono dimostrati squadra ben diversa e molto più quadrata di quella incontrata da noi . Non sarà un giorno facile, per quello visto fin ora, salvo i Lancieri, tutte le altre squadre si possono giocare la possibilità di continuare oltre la regular season. Oltre l’organizzazione ed il talento, saranno il logorio per la durata di un campionato anomalo sia per durata, che per le lunghe pause. Credo che nessuno possa pensare di tenere una squadra in forma per sei cinque mesi, per di più alternando periodi in cui giochi magari due partite in settimane consecutive e poi devi fare delle soste di quaranta giorni, così come è anomalo che una squadra cominci il campionato un mese dopo le altre avendo tempi diversi di programmazione e di preparazione rispetto alle altre. Un campionato che vede al via quarantatré formazioni avrebbe diritto ad una dignità migliore, magari cominciando a gennaio e finendo a giugno così da non interferire con i campionati a undici, ma crediamo che la Federazione, sempre attenta al bene degli atleti, dovrebbe seriamente pensare a date diverse per i tre campionati Senior. Inoltre cominciando a gennaio si potrebbe prevedere di finire a giugno lasciando così liberi gli studenti di dedicarsi agli esami universitari e di maturità. Unico ostacolo potrebbe essere il maltempo, che però non ha mai bloccato i campionati di rugby, nemmeno quelli tra bambini. Si potrebbe ancora obbiettare che così facendo si allontanerebbe una parte di pubblico, ma anche in questo caso, dato anche la tipologia delle tribune dei campi sui quali si gioca, sesso inesistenti, non credo che tale danno non sia ampliamente compensato dal poter assistere alle partite che contano per la vittoria finale ad aprile o maggio. Certamente tutto potrebbe essere rivisto non appena il campionato a nove fosse dotato di arbitri propri in numero sufficiente a coprire tutte le partite ogni settimana. Credo inoltre che il gioco a nove sia es
senziale per permettere a tanti ragazzi di giocare a football per il piacere di giocare, utilizzando lo sport, come dovrebbe essere, come strumento di formazione e non come fine, e i costi ridotti, anche se dovrebbero esserlo ulteriormente , e il minor numero di persone richieste permetterebbe di diffondere in maniera più capillare il football. Noi purtroppo in Italia siamo abituati a giocare con sempre meno giocatori a roster, ma un roster degno di tale nome dovrebbe annoverare almeno trenta giocatori per squadre a nove ed almeno quaranta per squadre a undici, proprio per permettere ai ragazzi di divertirsi e non di dover giocare per forza anche in condizioni non ottimali. Spesso prevale lo spirito di sacrifico alla ragionevolezza, ed i ragazzi per amor di patria sono costretti a giocare in più ruoli o a scendere in campo anche se non vorrebbero, inoltre il numero esiguo di giocatori, non permette di fare allenamenti adeguati e di poter insegnare le tecniche di base come si dovrebbe andando a scapito degli atleti e della bellezza del gioco. Sono sicuro che chi di dovere sta già facendo tutte queste riflessioni, per adesso non ci resta che adeguarci a quello che è auspicando un cambiamento nel prossimo futuro.