Molti gli impegni per la settimana e non solo agonistici.
Comincia oggi un ciclo di quattro incontri con gli studenti della scuola media di Piazza Ovidio ai quali tenteremo di spiegare cosa è il football e ai quali cercheremo di insegnare come si gioca a flag. Siamo stati ben felici di rispondere affermativamente all’invito della professoressa Nazzari che vuole introdurre questa disciplina tra i giochi da far provare ai suoi studenti. Data la vicinanza tra la scuola e il nostro campo di allenamento ci sembra anche un’ottima occasione per far conoscere la nostra realtà a chi eventualmente volesse poi passare al tackle, condividendo le nostre finalità, entrando nella nostra squadra. Domani invece sarà la volta di Randy chiamato a fare il testimonial per una gran-
de compagnia petrolifera americana di illustrare a manager e quadri dirigenti della stessa, come si lavori in team e come questo sia possibile farlo, una volta imparato anche nella vita lavorativa. Alla sera penultimo allenamento prima della trasferta di Novarello dove l’anno scorso fummo battuti dai Lancieri giocando forse la nostra peggior partita e dove quest’anno dovremo dimostrare di essere migliorati rispetto a quella prestazione. I lancieri potranno contare su un rumoroso e numeroso pubblico oltre che sulla loro preparazione e tecnica vista ulteriormente migliorata sabato sera nel loro debutto contro i Pittbuls. Verosimilmente li incontreremo tre volte e siamo convinti che ognuna di queste partite farà storia a se, ma certamente partire con una buona prestazione contribuirebbe a darci consapevolezza delle nostre possibilità. Infine alcuni ragazzi sono al lavoro per guadagnarsi i soldi per il volo per Lousville in Kentucky sede quest’anno della convention dell’AFCA. Siamo sempre più convinti che il futuro del football in Italia passi dalla crescita dei nostri allenatori e la convention è sicuramente una grande opportunità, non solo per stringere amicizie e collaborazioni, con allenatori di altre nazionalità, non solo per conoscere tutti coloro i quali a vario titolo ruotano intorno al football, ma anche e soprattutto per imparare dai grandi, le doti e le tecniche per diventare dei buoni coach. Sarà anche l’occasione per rendersi conto che a fianco della vetrina dei pro e dei grandi college esistono scuole e piccoli college i cui allenatori devono formare squadre e giocatori utilizzando i ragazzi che hanno a disposizione riuscendo ogni anno a schierare comunque formazioni dignitose, avendo la capacità di scegliere il giocatore adatto per ogni ruolo e la conoscenza pe rinsegnare i fondamentali in tutti i ruoli. Esattamente quello di cui abbiamo bisogno. Se un ruolo è scoperto siamo stati abituati a scegliere, tra chi avevamo a disposizione il miglior prospetto, senza pensare di andare a prenderlo in altri lidi, e di formarlo per le esigenze della squadra, esattamente come ci hanno spiegato anno dopo anno molti dei coach che abbiamo incontrato.