Raggiunti i mille “ Mi Piace”
Mi facevano notare lunedì che avevamo raggiunto i mille “mi piace” sulla pagina Rams Milano. Non so se questa si debba considerare un traguardo o no, credo che sia un po’ come quelli che hanno tanti amici sul loro profilo. Quello che mi auguro e spero è che almeno la metà di quelli che hanno messo mi piace sulla nostra pagina, condividano il nostro pensiero sulla squadra, sullo sport e sul football americnao in particolare. Non abbiamo mai fatto molta attenzione a questi indicatori, li riteniamo segnali non attendibili. Tutti sappiamo che si possono comprare sia i mi piace che le visite sulla pagina e questo rende ovviamente tutti questi indicatori poco affidabili.Ringrazio comunque tutti coloro i quali hanno messo il loro “Mi piace” sulla nostra pagina , augurandomi che continuino a seguirci anche in futuro. L’anno prossimo mi piacerebbe avere il parere di altri da pubblicare sulla nostra pagina, quello di nostri giocatori della under, per esempio,
o anche di chiunque avvicinandosi a questo sport voglia comunicare il proprio pensiero, riguardo alle emozioni che esso gli procura. Viviamo nell’era della comunicazione, siamo pieni di incredibili strumenti per comunciare ma raramente riusciamo a trasmettere agli altri le nostre emozioni, quasi vergognandocene. Siamo tutti rincoglioniti dalle immagini televisive che ci trasmettono persone stereotipate che agiscono come automi. Il nostro mondo è pieno di superlativi, non esistono più persone stanche, affamate, assetate, innamorate ma persone stanche da morire, con fame da lupi, ecc. Non c’è più una pioggia insistente, ma bombe d’acqua. Ogni contrarietà o è una calamità o nonmerita di essere comunicata. Dopo il periodo di tutti commissari tecnici della nazionale di calcio, che spesso per cultura escludeva dalle discussioni le donne siamo entrati nell’era di tutti Sherlock Holmes, per cui ogni settimana si deve scovare un giallo da risolvere a casa centillinando gli indizi un po’ per giorno così da tenere alta l’odience e trasformando tragedie in fiction, incuranti delle emozioni e delle sofferenze delle persone coinvolte. Questa pagina, questa squadra, questo sport tentano di riportare tutti con i piedi per terra, ad accettare i prorpi limiti, le proprie paure, le proprie emozioni e le proprie sofferenze come una ricchezza e non come qualcosa di cui vergognarsi. I limiti sono fatti per tentare di superarli, le paure per essere vinte, le emozioni e le sofferenze è bello condividerle. Farlo tutti insieme fa si che un gruppo di persone si trasformi in una squadra. Questo è quello che vogliono essere i Rams. Una squadra fatta di persone che condivide la propria crescita personale con gli altri dando quel valore aggiunto che da anni ci fa dire. “ Rams is enough!”.