Un week end importante e distinguiamo lo sport dal Business.
Diciamo che facendo un parallelo con l’automobilismo, le società F.I.F. faranno questo week-end il giro di riscaldamento per partire sabato prossimo con la prima di campionato. Si comincia sabato con la formazione della commissione tecnica a Milano, per finire domenica a Parma con l’assemblea delle società che dovrebbe prevedere l’elezione del consiglio federale e molti altri argomenti, tra i quali anche la soluzione del problema degli arbitri. Molti sono gli argomenti di cui parlare e molte le cose buone che saranno discusse, tra le quali la scelta del luogo dove sarà disputato lo Young Bowl. Lasciamo al Presidente Pietragalla il piacere di annunciare le novità, frutto del grande lavoro di programmazione che è stato capace di fare e di realizzare. Da tanto non si sapeva all’inizio del campionato dove disputerà la finale e questo dovrebbe contribuire ad organizzarla al meglio. Ovviamente vi faremo dei puntuali resoconti di ambedue le giornate.
Parlando di sport mi piacerebbe invitarvi a riflettere sullo schifo che ormai cercano di propinarci, complici i giornalisti sportivi. Pochi giorni fa è apparsa la notizia, per altro subito fatta scomparire, di ciò che è accaduto in formula uno. Un team diretto purtroppo da un italiano, ha chiesto ad un suo pilota di provocare un incidente al fine di consentire con matematica certezza di vincere il titolo mondiale all’altro pilota della scuderia. Tutto questo non si dice che si sospetta ma si ha la certezza che è accaduto. Bene nessuno dei personaggi coinvolti è stato punito, solo un team manager a dato le dimissioni. Vergogna! Vergogna! Vergogna! Questo non è sport questo è il fango dove si dibattono certi personaggi che in un paese civile dovrebbero finire in galera. Non sto neanche ad ipotizzare se l’incidente avesse avuto conseguenze serie, ne se qualche assicurazione è stata truffata grazie a questo, o se i book maker hanno risparmiato somme ingenti sul pagamento delle scommesse, basta quello che è successo. Dove è la lealtà, i valori dello sport dove sono? Queste persone adesso oltre i milioni di euro che hanno guadagnato avranno anche la ribalta televisiva, dalla quale fino a poco tempo fa ci spiegavano come erano bravi ed onesti, e da cui adesso faranno le vittime e diranno che non sono solo loro ma è il mondo che è sleale. Non un giornale che abbia stigmatizzato a dovere il fango in cui sguazzano questi personaggi, nessuno che ha difeso gli scommettitori che non sono neanche pochi. Alcuni dei personaggi coinvolti li abbiamo visti spesso andare in tribuna d’onore negli stadi: Tribuna d’onore capite? Tanta brava gente faceva a spintoni per correre a stringere la mano a queste persone che hanno infangato il mondo dello sport o per lo meno quello che ne era rimasto. Oltre lo schifo di tutto questo mi chiedo i giornalisti, quelli che in questi giorni stanno riempiendosi la bocca con il sacrosanto principio della libertà di stampa, come mai non sono usciti con titoli cubitali e campagna di stampa per stigmatizzare l’accaduto? Non mi dite perché le case automobilistiche pagano milioni di euro di pubblicità? I nostri paladini della libertà di stampa figurati se si piegheranno a questi ricatti, anzi li denunceranno, inviteranno tutti i veri sportivi a boicottare le trasmissioni e i Gran Premi di formula uno fino a quando non saranno presi provvedimenti adeguati al reato, ne sono certo, … quasi certo…, forse … spero che lo facciano,.. no. Peccato. Lo farò io, e invito tutti voi a farlo. Non guarderò più la formula uno e che nessuno mi chieda cosa c’entrano gli altri, c’entrano tutti. Prendiamo nuova carica da questi episodi, c’è un grande spazio lasciato libero nello sport vero, quello fatto di passione, di lealtà, di sacrificio, non lasciamo che siano altri a riempirlo o che la gente pensi che non esista più “lo Sport” , quello con tanti valori. Lavoriamo, facciamoglielo sapere, facciamoci conoscere, per noi ma anche e soprattutto per dare alternative pulite a queste incresciose situazioni. Non permettiamo ai farabutti di difendersi dicendo che è tutto il mondo che è così ,facciamogli sapere che non è vero.