Grande Randy  Danner.

randy-hall-of-fame_1Avevamo ricevuto la notizia della nomination per l’ingresso nella Hall Of Fame della lega nazionale americana dei semiprofessionisti  di Randy Danner è già ci sembrava una soddisfazione incredibile, figuratevi quando abbiamo saputo che Randy , dopo essere stato tra i papabili era anche stato scelto. Randy Danner nella hall of fame . Grandissimo . Conobbi Randy al primo camp che diressi a Caspoggio  nel 1981 assieme a Sam Rutigliano coach dei Cleveland Browns e coach of the year della prestigiosa NFL, era un giovane  ragazzo Svizzero, è nato infatti il 4 giugno del 1965, aveva già un fisico prestante ma non aveva ancora ben capito se avrebbe voluto diventare un giocatore o no. La nascita a Lugano, sua città di residenza, dei Seagulis, prima squadra Svizzera fondata da Max Monti, nostro giocatore migrato nel canton Ticino lo riavvicinarono al football giocato e lo convinsero che valeva la pena provare a ordinare un po’ la propria vita e a dedicarsi seriamente al football. Dopo averlo allenato a Lugano, venne a giocare nei Rams dove disputò ottime stagioni , alternandole con quelle nei Seagullis coi quali vinse diversi campionati svizzeri oltre il prestigioso Veronica Bowl, una sorta di prima coppa dei campioni,   allo stadio Olimpico di Amsterdam, davanti a oltre diecimila persone ed in diretta televisiva. Si trasferii in seguito a Los Angeles iscrivendosi ad un corso di inglese semestrale nella prestigiosa UCLA , da li ebbe l’opportunità di provare un draft nei Filadelfia Eagles, scartato all’ultimo giro provò la strada del semiprofessionismo dove da trentatre anni gioca e da il suo contribrandy-hall-of-fame_nuto alle varie squadre californiane nelle quali a militato, sempre continuando a lavorare come tuttofare per varie stars di Hollywood delle quali si è guadagnato la stima ed il rispetto. Un grande! Enorme soddisfazione ci ha fatto l’essere citati nel suo discorso di ringraziamento alla consegna del premio e non possiamo che essergli grati anche per questo. Tra poche settimane lo riabbracceremo come ogni anno alla convention  dell’AFCA e il premio nulla aggiungerà al piacere di incontrarci. La nostra stima ed il nostro affetto sarà immutata per noi il premio lo aveva già vinto quando tanti anni fa decise di lasciare un tipo di vita e di diventare un uomo. Il premio serve a testimoniare che nulla è impossibile se lo si vuole veramente e se si è disposti a lavorare duro. Tanti allenatori delle squadre semiprofessioniste degli Stati Uniti d’America hanno ritenuto che Randy, malgrado ancora in attività, normalmente per entrare nella Hall of fame bisogna aver smesso da almeno tre anni, , dopo trenta tre anni di carriera negli States, senza considerare quelli in Europa, meritasse questo grande riconoscimento, noi non possiamo che gioirne ed unirci alla congratulazioni dei tanti amici che Randy ha saputo farsi nel tempo. Grazie “LUPO” e a presto