Qualcosa si è mosso
Ci siamo impegnati e il risultato è stato riconosciuto da tutti come una delle migliori organizzazioni e sicuramente la miglior ripresa televisiva mai avuta in Italia. Ovviamente soddisfatti, ma come è nostra tradizione ci siamo interrogati su cosa abbiamo sbagliato e cosa potevamo fare meglio. Oggi o domani avremo i dati auditel e sapremo anche quanto il football americano nostrano ha saputo attrarre.
La novità di questi giorni è invece il movimento telefonico, per adesso, che la nostra iniziativa ha prodotto. Alcuni Presidenti, Matteo Planca, al nord ma mi giunge voce di altri al centro ed al Sud si stanno attivando per portare interlocutori di Fidaf ad un tavolo. La cosa non è nuova, ma questa volta abbiamo uno dei Presidenti di squadra Fidaf che controllerà che i nostri interlocutori siano dotati di potere reale per arrivare ad unificazione, se così non sarà, sarà chiaro a tutti chi si mette di traverso all’idea di un’unica federazione. Tre incontri ci sono già stati in passato e sebbene a parole tutti fossero d’accordo, i delegati Fidaf non hanno mai fatto seguire fatti alle loro parole sostenendo che all’interno del loro Consiglio c’era chi si opponeva. E’ ora che tutti sappiano nomi e cognomi, oltre che le ragioni di tali oppositori. Inutile elencare le magagne di una e dell’altra federazione, cosi come sarebbe stupido rinfacciarsi le cose mancanti ad una ed all’altra. Credo che si debba partire dalle cose che funzionano da una parte e dall’altra, integrandole poi con quello che ad oggi manca per avere una struttura conforme ma anche snella ed efficiente, e soprattutto con costi bassi. Tra quattromila e più ragazzi che giocano a football possiamo trovare sicuramente un addetto stampa, uno che sia in grado di gestire un sito e cosi via, a costi zero, tanto per fare degli esempi. Il nostro obbiettivo principale deve essere tenere bassi i costi per favorire lo svilupparsi di tante squadre, per fare questo bisogna abbattere costi burocratici, di gestione, arbitrali. Per fare questo dobbiamo avere tanti arbitri, tanta gente di buona volontà, tante persone che dedichino poco del loro tempo a questa passione e tutto questo coordinato da manager capaci di ottimizzare il tempo. Statuti snelli, decisioni rapide, grafiche accattivanti contratti vantaggiosi con produttori questo il nostro punto di arrivo. Per fare questo dobbiamo essere vicini con consigli, suggerimenti e assistenza a chi inizia a fondare una squadra. Dobbiamo anche essere inflessibili con chi si improvvisa dirigente e sperpera risorse spesso non suo. Bisogna tornare ad avere il coraggio di non far partecipare squadre che non hanno organici o risorse sufficienti per portare a termine un campionato. Programmi tutorial, Bowl di ingresso e valutazione delle società tutto questo sarà possibile quando le Federazioni non vorranno basare la loro forza su numeri fittizi ma su relatà consolidate. Non vogliamo più vedere partite non disputate per i più svariati motivi, non vogliamo più che le squadre chiudano per mal gestione da parte dei dirigenti, la federazione unica dovrà consigliare, dirigere ma alla fine anche obbligare i dirigenti a fare la cosa giusta per tutelare i giocatori. Insomma un passo è stato fatto come vedete molti altri sarebbero da compiere, il Presidente Pietragalla rispondendo a quella esigenza di snellezza e decisionismo di cui abbiamo bisogno ha già nominato i suoi ambasciatori nelle persone dei Consiglieri Federali Minguzzi e Baresi ora vediamo come risponderà il Presidente Orlando, se risponderà. Altrimenti auspico coerenza da chi ormai ha capito il problema ed ha intravvisto le soluzioni.