Tradizione o Legacy.
Ogni sport ed ogni squadra nei diversi sport ha le proprie tradizioni e spesso la scelta di un tifoso, di un atleta o di un dirigente di stare con questa o quella squadra è data anche da questo. Da sempre noi Rams abbiamo fatto delle scelte note a tutti, sia da chi seguire il football sia da chi si avvicina a noi per la prima volta, venendo adeguatamente informato prima di associarsi alla squadra su quale siano le nostre regole ed il nostro decalogo. Da sempre la nostra scelta è andata sull’uso dello sport come formazione, a noi piace e piaceva vincere la battaglia più difficile, l’obbiettivo più ambizioso, quello di riuscire ogni allenamento, ogni partita, a migliorare noi stessi. Fin dai lontani anni ’80 quando tutte le squadre investivano denaro per pagare giocatori americani, noi preferivamo investire tempo per far crescere i nostri giocatori e portarli a livello degli americani, cosa che per alcuni ruoli e per alcuni ragazzi particolarmente dotati, siamo riusciti a fare. Dove questo non era sufficiente, era la forza della squadra a colmare il gap tra noi e le altre squadre che si affidavano agli americani come risorsa. Per questo motivo da noi i giocatori sono parte fondante della società, per questo esiste la massima trasparenza sui bilanci e sulle scelte che la società fa e per questo ogni quattro anni si è sottoposti ad elezioni in cui tutti i giocatori possono votare. Le cariche sono solo responsabilità e lavoro in più, non certo occasione di privilegio. Crediamo in tanti anni di aver dimostrato che si può fare football assenza dover investire grandi cifre, il football è già di per sé stesso molto costoso, e siamo fermamente convinti che il nostro sport non potrà mai diventare uno sport professionistico dato il numero di giocatori che ci sono in un roster di una squadra e le poche finanze di cui si può disporre in tutta Italia. Se è vero che magari in alcune città si potrebbe aspirare ad avere squadre pagate, questo sarebbe un non senso per come è concepito lo sport americano in genere, dove tutti devono avere le stesse possibilità di vittoria, in base al range al quale appartengono e, a meno di non fare campionati a tre squadre credo che l’Italia non possa omologarsi a costi eccessivamente alti ma su range medio bassi. Non sarà un caso che il campionato più numeroso e certamente più divertente sia il CIF 9 dove grazie anche alla divisione in gironi regionali i costi sono abbastanza contenuti. Quando si parla del boom del football degli anni ’80 in maniera pigra lo si attribuisce solo alle trasmissioni televisive o ai giornali, ma la realtà è che trasmissioni televisive e giornali nacquero perché il football era già un fenomeno che l’allora associazione, non ancora Federazione, aveva contribuito a far cresce, imponendo speaker che spiegassero il gioco alle partite, tabelloni segnapunti, blocco delle regole per facilitarne l’apprendimento, camp estivi di insegnamento dei fondamentali, e soprattutto tanta passione che spingeva poche persone senza l’uso dei pc ma dotati di buona volontà e determinazione ad impegnarsi nel tempo libero perché sempre più ragazzi avessero accesso al nostro sport. Infine c’era un’altra grande dote che si chiamava umiltà da parte dei tanti associati, che li spingeva a partecipare alle iniziative perché c’era tanta voglia di imparare. Non c’era una finale o un play off dove i giocatori sconfitti non andassero, ufficialmente per tifare o gufare, ma di fatto per imparare da chi era riuscito a sconfiggerli cercando di capire perché. Oggi tutto è attribuito alla sfortuna, agli arbitri o ai propri compagni per cui se non si può essere protagonisti alle partite non si va. Perdere è un rischio che si corre quando si gioca, il non voler far niente per migliorarsi e trovare qualcuno o qualcosa a cui dar la colpa è un atteggiamento che non ci appartiene, anzi siamo abituato a prescindere dal risultato a chiederci dove abbiamo sbagliato, unica strada per poterci migliorare. Questo lo facciamo da sempre, tutti insieme non a caso come un branco di arieti. Questi siamo noi, questi sono i Rams.