Grazie a tutti.

Il primo ringraziamento va a tutti quei fenomeni di metereologi che per tutta settimana avevano previsto neve facendomi dormire poco e male. Il secondo ringraziamento va ai ragazzi del rugby che hanno sveltito tutte le operazione di premiazioni del torneo che ci ha preceduto, al fine di consentirci l’uso adeguato di campi e spogliatoi, e al personale di Milano sport che ha fatto i salti mortali per consegnarceli puliti, dimostrando quanto anche loro amino lo sport e la nostra città. Il terzo doveroso grazie va al tempo che, forse solo per il gusto di smentire i suddetti metereologi, ha fatto far capolino per sino ad un timido sole, mantenendo però una temperatura polare, forse proprio per non irriderli del tutto. Un grazie ai giocatori che non sono entrati in campo, accettando già l’idea che lo scendere in panchina sia un onore, ma soprattutto per manifestare la volontà di levare il posto a chi giocava impegnandosi maggiormente agli allenamenti. Un grazie infine a due persone care: Luca Rossoni, che pur lavorando in Svezia non è voluto mancare alla prima della squadra venendo a dare il suo sostegno morale a tutti, ma soprattutto a Mattia, di cui ha apprezzato la capacità di leader che ha saputo imparare in brevissimo tempo, ammesso che si possa imparare. L’altro a Luca Lindemann, uno di quei giocatori che ho visto maturare fin da quando era poco più che ragazzino e che ieri ha saputo aspettare paziente la sua occasione per scendere in campo con molta umiltà. Avrei tanto voluto dargli l’opportunità di un intercetto per festeggiare degnamente il suo compleanno, purtroppo non c’è stata, ma gli auguri di tutti ci sono sicuramente oggi assieme al nostro affetto. Queste le premesse adesso passiamo ai complimenti. Non mi sono mai espresso sugli arbitri la scorsa stagione, ma questa volta non posso esimermi da fargli i complimenti. Pur dovendo intervenire molto, hanno tenuto un profilo estremamente basso, limitandosi a tutelare i giocatori e cercando di essere i più invisibili possibili, facendo finta di non vedere o non sentire quando qualche giocatore esagerava nei comportamenti o nelle parole al loro riguardo, comprendendo che alcune volte l’adrenalina ti fa fare e dire cose che non faresti e non diresti normalmente. Bravi
Il pubblico fantastico che ci ha sostenuto e che è venuto numeroso al Saini Field , malgrado il freddo e sebbene sapesse che l’unica cosa americana ,oltre al nome dello sport, era la gomma che alcuni masticavano. A tutti i miei collaboratori, molti al debutto che si sono ben comportati dandomi una grossa mano. A tutti i giocatori che hanno saputo ben tenere il campo, imparando molto e facendo esperienza dalla abilità e fisicità degli avversari, riuscendone dopo un quarto iniziale, di comprensibile emozione, a limitare di molto la loro pericolosità offensiva e riuscendo a segnare al debutto dopo un ottimo drive offensivo. Esattamente quanto avevo loro chiesto e perfino oltre. Meno di quaranta punti incassati e almeno sei down chiusi, ambedue gli obbiettivi raggiunti e superati di molto. Complimenti soprattutto per aver saputo accettare la sconfitta con il sorriso sulle labbra e per aver saputo divertirsi in quello che facevano. Adesso, rotto il ghiaccio, avete tutt’oggi per smaltire la stanchezza, domenica ci sono i Frogs, rivali di sempre, guidati da un amico e grande allenatore, feriti da una imprevista sconfitta casalinga e dai quali avremo molto da imparare. Per cui l’appuntamento è come al solito a martedì, puntuali al Saini Field dove avremo l’opportunità di analizzare meglio la partita per imparare ancora di più.