Grazie Randy

Molti di noi lo hanno conosciuto altri lo incontreranno oggi per la prima volta, ma credo comunque a nome di tutti di poter ringraziare Randy per il suo impegno, per la sua professionalità, per il suo attaccamento ai Rams. Che il bianco verde gli fossero nel cuore lo sapevamo, aveva solo pochi anni quando festeggiava sulle spalle di suo padre il Super Bowl della NFL vinto dai Jets grazie anche a due intercetti, proprio di suo padre, non a caso soprannominato Radar, ma la simpatia la pazienza e la intelligente tolleranza che ha dimostrato in questa settimana fanno di lui una persona speciale, prima che un coach speciale. Credo che per un americano abituato a vedere ben altra serietà e comportamenti dagli atleti, l’aver capito che il comportamento al limite di alcuni giocatori non era una mancanza di rispetto, ma un mal costume italiano, che la sua passione sta riuscendo a cambiare. Quando alcuni ragazzi della difesa mi hanno chiesto se potevano fare una maglietta identificativa di questo reparto, ho capito che finalmente l’orgoglio di appartenervi stava tornando. Il trovarsi di fronte una difesa molto organizzata in così poco tempo non ha fatto altro che stimolare il nostro attacco nell’imparare velocemente come cercare di arginare i difensori che sembravano molti di più di quanti in effetti erano in campo. Mi spiace ammettere che, per adesso i coach americani preparati hanno una marcia in più rispetto ai nostri indigeni. L’organizzare una difesa in così poco tempo e con atleti spesso neofiti, aver centrato e capito i problemi ed avervi posto rimedio però non credo che siano doti che appartengono alle persone USA ma esclusivamente a persone speciali, come Randy Beverly Junior. Per questo vorrei a nome di tutti ringraziarlo per l’ottimo lavoro svolto, per quanto ci ha insegnato e per quanto ancora ci insegnerà, scusandomi con lui se qualche volta io o i ragazzi facciamo qualcosa che potrebbe non essere in linea con la sua concezione, stiamo imparando e speriamo di farlo il prima possibile.
In un paese normale la notizia sportiva del giorno sarebbe il suo impegno con noi, purtroppo da un punto di vista sportivo non siamo un paese normale. Siamo il paese in cui se un giocatore di calcio come Cassano incita i propri compagni di nazionale dalla panchina, i nostri giornalisti lo sottolineano come fosse un fatto straordinario. Credo e spero che presto qualcuno si accorga che quelli non sono modelli, credo e spero che qualcuno si accorga che quello che pseudo giornalisti sottolineano non è straordinario, neanche per gli italiani.
Esiste un uomo che spende il suo tempo per venire ad insegnare football ed io a nome mio e dei miei compagni mi sento di ringraziarlo dal profondo del cuore e vorrei ringraziare anche sua moglie, per permettergli di farlo.
Grazie Randy