Siamo noi i protagonisti.

Da un po’ ho smesso di leggere i giornali, ora anche la televisione è diventata insopportabile. Chiunque commetta le peggiori nefandezze sale all’onore della cronaca. I giornalisti non esistono più, ci fanno passare come normali delle cose che sono aberranti. Tu reporter, scatti delle foto e scopriamo che non eri motivato dalla voglia di informare, ma la tua preoccupazione era di tutelare la privacy del personaggio fotografato, tantè che corri a vendergli le sue foto, e tutto questo cercano di farcelo apparire normale. Succede una disgrazia incredibile e tutti corrono a procurarsi i particolari agghiaccianti e irraccontabili, per raccontarceli. Muoiono quattro ragazzi che credendo che tutti abbiamo il diritto di vivere liberi si battono per permettere che ciò avvenga e anche questo viene strumentalizzato rubando frasi a persone affrante per la morte dei loro cari o misurando chi piange di più. Basta! E’ ora che le persone normali dicano basta. I protagonisti del mondo non sono gli approfittatori, quelli con le ville al mare, con i conti correnti ricchi, no i protagonisti del mondo sono le tante persone oneste che ogni giorno si alzano e vanno a lavorare e si accontentano di pochi soldi, perché la loro ricchezza sta nell’affetto dei propri familiari, nel rispetto degli amici nel potersi guardare allo specchio senza che l’idea di tirarsi su le palpebre o farsi levare le rughe neanche li sfiori. Il loro obbiettivo è condividere un po’ di serenità con la propria famiglia ed è giusto che si ricominci a cambiare le cose quando si rompono, e non quando esce un nuovo modello. La crisi mondiale che tanto male ha fatto, ha avuto il vantaggio di farci riscoprire valori dimenticati. Da quanti anni un genitore non regala al figlio una giornata con lui, da quanto tempo non scriviamo una lettera parlando dei nostri sentimenti e ci affidiamo ad un ultimo modello di Hi Pod o di play station per comunicarli, pensando che più costoso è, più dimostra affetto? E’ mai possibile che siamo cosi imbecilli da credere in tutto questo, per poi commuoverci quando uno va a parlare con il figlio in televisione? Ma come da trent’anni non parli a tuo figlio e aspettavi una trasmissione televisiva per abbracciarlo ? Ma veramente è questa la civiltà che noi vogliamo? Sul serio sacrifichiamo i nostri affetti per andare una settimana in più in vacanza o per avere un rever di una giacca più largo o più stretto? Basta! basta! Ogni volta che torno in spogliatoio sono orgoglioso delle mie scelte, sono tra ragazzi che per divertirsi non hanno bisogno di rischiare la vita il sabato sera drogandosi, sono tra ragazzi che si divertono oltrepassando una linea bianca segnata per terra, ma che si battono per farlo insieme, lealmente, senza guardare il colore della loro pelle, la l nazionalità o il conto in banca di chi lo fà con loro. Sono loro i protagonisti della mia vita, oltre ovviamente i miei familiari. Ognuno di loro ha un mondo da raccontarmi e molto da insegnarmi e non cambierei nessuno di loro con un bravissimo giocatore che mi chiedesse un euro per giocare. Delle mie rughe sono orgoglioso, mi dispiace di non avere più vent’anni per non poter giocare ancora, ma anche se mi tirassero la pelle il campo non lo imbrogli ed i colpi alla mia età si smaltiscono in mesi non più in ore. Credo che come noi ci siano tanti ragazzi che sanno che è meglio un fratello o un amico vero,al posto del “Grande Fratello”, credo che molti ogni mese fanno la loro “Isola dei famosi” senza telecamere e senza che la Ventura gli spieghi quanto siano importanti gli affetti che si lasciano a casa. Noi quegli affetti li abbiamo ben presenti per questo mi stupisco che non mandiamo a casa la Ventura, Corona e tutti quelli che ce lo vogliono spiegare in televisione , mentre trascurano i loro. Basta. Dateci più impianti sportivi, investiamo i soldi per permettere a tutti di fare sport di stare insieme a godere della natura e di condividere il tempo libero e non per finanziare e pagare cachet a perdi giorno drogati, privilegiamo le ditte che investono in questo e boicottiamo chi finanzia certi spettacoli indecorosi con la pubblicità con i budget ricavati dai nostri soldi.