Perché nei Rams?

Un’altra delle domande che mi pongo spesso è perché tanti ragazzi pur avendo tante offerte di squadre a Milano vengono nei Rams? Una squadra sicuramente scomoda per i principi che vuole portare avanti. Siamo tra le prime squadre che hanno fondato il football è questo è sicuramente un fatto, siamo tra le squadre che anche senza avere sponsor non abbiamo mai pesato sui bilanci dei giocatori, la quota di cento euro l’anno di oggi, per chi può, credo che sia veramente ridicola, anche se in altre squadre puoi ambire addirittura a prendere dei rimborsi spese, magari a scapito dei tuoi compagni, ma comunque questa è la prospettiva. Vediamo, siamo la squadra che dà dal proprio sito tutte le informazioni possibili ed immaginabile sulle proprie scelte, sulla propria filosofia, sul proprio modo di pensare, fate un giro tra i vari siti delle altre società e non troverete niente se non qualche indicazione anonima sulla storia della squadra. Noi, ed io in particolare con quello di oggi ho pubblicato qualcosa come 720 articoli su questo sito, con circa 7328 –h- messe al posto sbagliato, giusto ricordarlo, ma nessuno dei Rams può dire che non sapeva come la pensavamo, sebbene qualcuno scriva il contrario, ovviamente in malafede. Abbiamo da sempre il nostro bilancio pubblicato sul sito e certificato da un commercialista. Da sempre combattiamo la droga ed il doping con fermezza e determinazione, siamo ad oggi l’unica squadra che ha introdotto i test antidroga. Siamo l’unica squadra che non ha mai pagato nessuno e che non ha mai avuto americani in squadra, fatto salvo per Scott Sterling, un modello che lavorava a Milano negli anni 80 e che accogliemmo a giocare, per non discriminarlo, e tre amici americani per le prime due partite nel 1979: Mark Haern e Burt. Siamo stati la prima squadra a giocare e a permettere di farlo ai Giaguari, allora Sao Caffè, ai Warriors al trofeo Brigatti, ai Doves al Ghirlandina giocando la prima partita su campo innevato e righe tracciate in rosso. Fummo gli unici ai quali alcuni giocatori furono pagati cifre astronomiche pur di sottrarceli, e i cui proventi furono utilizzati per sostenere la squadra, segno che il football lo sappiamo insegnare ma che non ci vogliamo guadagnare. Fummo gli unici che, grazie ai nostri principi, potemmo vantare un camp di preparazione di sette giorni con il capo allenatore dei Cleveland Brown Sam Rutigliano , in quell’anno miglior coach dell’anno della NFL. Fummo il primo club Italiano a giocare in Germania e Francia in due mitiche trasferte. Fummo la prima società italiana che capi l’importanza degli arbitri e organizzò in un camp, il primo corso per arbitri italiani, dal quale usci un tale Giovanni Frisiani e tanti altri. Insomma da sempre siamo stati una squadra che ha privilegiato l’imparare ed il crescere insieme a tutto il resto. Siamo stati sempre trasparenti. Quando entrando nel CONI nel 1987 la federazione decisi che per sostenere i costi si dovevano alzare le tariffe non avendo grandi possibilità economiche ci auto retrocedemmo in serie B convinti che dovesse essere anche un punto di onore della società non lasciare mai debiti. L’anno dopo i costi lievitarono ancora e fummo costretti a fonderci con i Wasps di Vigevano pur di garantire la possibilità di giocare insieme ai nostri ragazzi. L’anno dopo anche i Wasp non riuscirono a sostenere i costi federali e anch’essi chiusero. Fu un momento particolarmente triste, dopo aver rinunciato ai nostri colori dovemmo anche rinunciare a poter giocare insieme. Molti smisero, altri migrarono in piccoli gruppi in altre società continuando a giocare e facendone la fortuna di tali franchigie e diventando dei pezzi di storia di questo sport. Oggi ho giurato a me stesso che questo non succederà più, per lo meno non con me come responsabile. Non chiuderemo più perché i costi federali saranno insostenibili. Da qui la nostra battaglia non solo per noi, ma per tutte quelle squadre che tali percorsi non hanno, fin’ora subito, e che non vogliamo debbano subire in futuro. Se ciò accadrà sarà per una loro scelta consapevole, non come successe a noi perché non avevamo alternative. Ancora oggi possiamo vantare la simpatia e l’aiuto che riceviamo gratuitamente da grandi campioni della NFL e da persone incredibili come Randy Beverly jr , o Red Cashion o molti altri, che sono al nostro fianco condividendo la nostra filosofia ed il nostro modo di concepire il football come un mezzo per crescere insieme condividendo gioie e dolori. Ancora quest’anno possiamo vantare un training camp con coach di enorme competenza e con grandi doti umane che non possiamo che ringraziare. Ma alla domanda iniziale, non credo che tutto questa basti a dare una risposta, la gente viene nei e resta nei Rams forse più semplicemente perché siamo i Rams.
RAMS IS ENOUGH!