Ultimo pomeriggio
Fa impressione vedere oltre sei mila coach riuniti in un unica sala, ad ascoltare le esperienze di quelli che per tanti anni hanno cresciuto generazioni di americani. Tre modi diversi di raccontare quello che ormai e’ chiaro a tutti: lo scopo di un coach non e’ quello di preparare i ragazzi per diventare professionisti. Tanti anedoti, tanti racconti, ma nessuno di quelli che ho incontrato o che ha parlato a mai focalizzato il discorso su quanto erano bravi i giocatori, ma sempre su quanto impegno loro mettessero perche’ i ragazzi fossero migliori ogni giornio del giorno prima. Jimbo Fisher, di Florida States, David Show, di Stanford University, Bill Snyder, di Stanford University, tre personaggi che oggi si sono alternati sul palco della sessione plenaria, regalandoci le loro emozioni, la loro storia, le loro difficolta’ crescenti nel pretendere sempre di piu’ da loro stesi per poter trasmettere sempre di piu’ agli atleti che entravano a far parte del loro programma. Si ognuno di loro aveva un programma diverso ma il denom,inatore comune era i valori che condividevano e che condividono: disciplina, spirito di squadra, rispetto e duro lavoro. Poi ognuno aveva una differente strategia per indirizzare il lavoro, ma i primi tre punti erano e sono comuni a tutti. l’altra cosa comune a tutti quelli che ho ascoltato e’ il grande impegno che ognuno di loro mette nel proprio lavoro. La loro domanda e’ quanto sono disposto ad impegnarmi ed in base alla mia risposta so quanto posso chiedere ai miei giocatori. Mi e’ sembrato un buon punto. Un applauso scrosciante a salutato la chiusura della sessione, ora non mi resta che preparare la valigia. Domani dopo aver salutato Randy che torna a Los Angeles, piacevole compagno e amico fidato anche in questa avventurta, ci saranno le ultime due sessioni di tecnica poi pronto a mia volta per l’aeroporto dove ricomincera’ l’odissea per il rientro previsto a Milano ore 15 locali. Stasera infine cena con Fabrizio e James, che non abbiamo visto perche’ impegnati altrove, che rientreranno anche loro domani mattina. Infine un saluto ad Ida, nostra tifosa, che ci e’ sempre vicina, avrei voluto raccontarti anche questa esperienza di persona ma non hai potuto aspettarmi, so che comunque continuerai a seguirci. Grazie di tutto.