L’importanza di una palla persa

Alla domanda “qual è stata la palla più importante della tua vita?” le prime cose che mi sono venute in mente sono state  le ricezioni più belle che ho fatto.  Ho pensato a quelle ancora più belle che potrò ancora fare, che inizialmente pensavo sarebbero potute essere quelle ancora più importanti. Dopo due giorni, ho capito. Ho pensato a tutte le palle che NON ho preso. Quando ero alle primissime armi dopo aver perso una ricezione pensavo “che sfiga”, poi ho capito che dietro a quella palla che viene verso di me ci sono tutti i miei compagni che lottano al fine di farmi arrivare quella palla. Dal qb, alla linea e ai runningbacks che lo proteggono, agli altri ricevitori, alla nostra D che ci ha datoquella palla. Ho capito che il prezzo di una palla persa è troppo alto. Solo in quel momento ho veramente capito che non posso avere scuse. Se non prendo la palla non è colpa della pioggia, del freddo, del vento, del sole o dei lampioni negli occhi.: la colpa è solo ed esclusivamente  mia. Grazie a questa presa di coscienza, ad ogni palla persa, diventavo più consapevole di quello che sbagliavo, e quindi di quello che dovevo correggere. Quanto è facile rialzarsi e rincominciare a combattere dopo essere caduti? Quanto è facile dopo aver sbagliato una ricezione tornare indietro in huddle con più concentrazione e forza di prima, o tornare in campo dopo aver fatto due fumble? Nonlo  è assolutamente  Io personalmente, conoscendomi come ero prima di iniziare a giocare a football, credo che avrei mollato. Ora no, perché ora, nonostante l’errore, la forza la trovo dai miei compagni che in huddle mi guardano e mi trasmettono fiducia. Da Randy che mi dice “if you can touch it you can catch it”, dalla Tizi che urla a squarciagola “FORZA RAAAAAAAAMS!”, dagli occhi di Big che dicono “guarda quella cazzo di palla!”.

Quella palla persa è la palla più importante della mia vita, perché insieme alla mia squadra, mi ha insegnato a rialzarmi.

Pollo #28