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E’ giusto mandare il calcio in prima serata?

Siamo stufi come cittadini e come sportivi di dover assistere ormai quotidianamente a scene di violenza gratuita mascherata da sport. Siamo ormai giunti ad un punto in cui le partite di calcio andrebbero segnalate come trasmissioni non adatte ai bambini, ne ad adolescenti non accompagnati da genitori, che spieghino come i cazzotti, i sotterfugi, i continui gesti sleali nulla hanno a che vedere con lo sport. Il calcio a quei livelli dovrebbe essere uno spettacolo. Purtroppo è un brutto spettacolo. La cosa tragica è che nessuno si ribelli a quella che a nostro avviso debba essere considerata uno truffa a tutti gli effetti. Gli spettatori pagano e pagano profumatamente per vedere giocare a calcio per 90 minuti e per vedere ventidue giocatori sul campo. Purtroppo troppo spesso tutto questo non accade nella convinzione che agli spettatori basti accontentarsi della vittoria della propria squadra. Tutto questo poteva funzionare al limite quando ci si poteva identificare nei campioni leali e corretti che faticavano dopo il lavoro per rappresentare la propria squadra, oggi è ormai ridotto ad un colossale bufala. Gente viziata, spesso sleale, con stipendi milionari, che si applicano due ore al giorno e neanche tutti i giorni, che per fare qualsiasi cosa mandano avanti il loro agente a trattare il compenso. Difficilmente appaiono come eroi o come esempi da copiare. Veramente siamo ridotti a desiderare per nostro figlio quel futuro? Veramente lo sport deve servire a questo? No, noi siamo convinti che lo sport è e deve essere formazione, preparazione alle difficoltà della vita. Se lo studio deve servire a darci gli strumenti e le nozioni, lo sport deve insegnarci a ... More

1. Tutto quel che succede ha una ragione e uno scopo, noi possiamo servircene

L’8 Settembre 1960 John Fitzgerald Kennedy, candidato del partito democratico che nelle primarie si confrontò prima con Lyndon Johnson e poi nella campagna elettorale vera e propria con Richard Nixon, viene eletto 35° presidente degli Stati Uniti d’America. E’ entrato nella storia principalmente per le sue idee alquanto ardite, per l’epoca, riguardo all’integrazione razziale, poiché appoggiò apertamente le istanze di Martin Luther King, e soprattutto per aver impedito che la crisi dei missili di Cuba del 62 sfociasse in una guerra che avrebbe cambiato il volto della Terra come la conosciamo oggi. Durante la campagna elettorale attraverso i cinquanta stati c’era la necessità di lasciare del materiale propagandistico alle folle che radunava; veniva considerato quindi chiave per il presidente un opuscolo in cui veniva spiegata la filosofia di governo, le modifiche, le innovazioni e i benefici per il popolo che avrebbe portato la sua presidenza nel caso fosse stato eletto. In questo breve opuscolo in particolare campeggiava ovviamente una foto in primo piano del candidato fatta da una famosa agenzia pubblicitaria nota per la qualità dei suoi servizi. Il problema si presentò quando il team d supporto di Kennedy fece stampare centinaia di migliaia di copie di questo opuscolo che avevano come copertina la suddetta foto, su cui però, nella parte inferiore, compariva in chiaro il logo dell’agenzia pubblicitaria. Il problema era lampante. Se l’agenzia si fosse accorta che era stato pubblicato il suo logo senza precisa autorizzazione avrebbe senza dubbio fatto causa al candidato per uso improprio di un marchio con risarcimenti senza dubbio non sostenibili per una campagna elettorale per cui già scarseggiavano sostentamenti. Come fare? Buttare via migliaia di dollari e rifare... More