Avevamo indovinato

Il pubblico milanese ha cominciato ad affezionarsi alla squadre dei D&G Milano Thunder e ieri sera malgrado i disagi della neve ha gremito gli spalti del Pala Sharp. I pugili non hanno deluso e gli appassionati arrivati puntuali sono stati premiati da uno splendido match vinto in tutti i suoi round da un Vittorio Parinello in ottima forma e sempre molto concentrato. Nel secondo incontro Domenico Valentino, dopo due riprese che lo vedevano prevalere, proprio mentre cominciava a carburare veniva fermato per una ferita provocata da una netta testata. Stop dato dunque dal medico controllo dei cartellini e vittoria a Domenico che purtroppo non poteva farci vedere il suo crescendo finale al quale ci ha ormai abituato. Due a zero comunque. Il terzo match vede opposto Luca Podda in quello che è sicuramente stato il match più duro. Incontro equilibrato per lo meno dalla tribuna, ma cosi come a Istambul e a Mosca è quello che vede l’arbitro quello che conta e da sotto il ring i giudici hanno colto un prevalenza del nostro pugile. Tre a zero, ma rimane comunque il rammarico del pubblico che si rendeva conto di avere sul quadrato un pugile di grande potenzialità, Podda appunto, che no era riuscito a dare continuità alla sua azione sempre molto pulita le poche volte che decideva di farla partire. Bravo Damiani a scuoterlo dopo i primi due round svogliati condotti dal nostro pugile. Il quarto round veniva interrotto alla prima ripresa per una ferita provocata da una testata e veniva decretato il no contest, che decretava il pari. Infine solito show di Clemente Russo, beniamino del pubblico, che per eccesso di confidenza per concedere al pubblico qualche atteggiamento gigionesco come solito fare, in un match a senso unico in cui era in vantaggio netto, rimediava una ferita provocata da una testata ... More

Pretendete trasparenza

Alcuni giocatori di altre squadre non appartenenti a FIF mi hanno chiamato, chiedendomi come mai sulle scelte della società di appartenenza, loro non avevano voce in capitolo, ma dovevano sottostare ai capricci di pochi. Onestamente non sapevo cosa rispondere, l’unica cosa che suggerisco a tutti è quella di pretendere di leggere gli statuti delle società di appartenenza prima di tesserarsi per una associazione dilettantistica sportiva o ad un società a responsabilità limitata che però non può e non deve avere fini di lucro per essere ammessa ad una Federazione che si rifà ai dettami del Coni come la FIF per esempio. Ora potrei suggerirvi che anziché una associazione giocatori basterebbe una associazione di persone di buon senso, perché capite bene che in una società dilettantistica i proprietari sono i giocatori e qualsiasi decisione presa dalla dirigenza, scelta dai giocatori, sarebbe come se i giocatori cercassero di litigare con se stessi. Infatti una delle prerogative dei sindacati o delle associazioni di categoria è quella di rappresentare interessi di questi e hanno un senso se in campo ci sono... More