Sono più bravi

Ecco una dichiarazione che raramente leggiamo o sentiamo dire. Eppure è proprio quello che quasi sempre succede in una competizione quando uno vince ed uno perde. Ormai nel mondo attuale, la mancanza di umiltà, la mancata accettazione della sconfitta come parte della competizione, il limite che le nostre capacità ci pongono diventano cose inaccettabili, per cui siamo convinti che noi saremmo in grado di fare qualsiasi cosa se ne avessimo voglia. Ora io sono certamente un cultore del credo: “volere è potere”, ma sono anche consapevole dei limiti che la natura mi ha imposto e seppure cerchi di superarli ogni giorno so che esistono e li accetto con serenità. Sono stato abituato a perdere, ad ubbidire e a considerare questi due gesti come due componenti essenziali per imparare a vincere e a comandare. Quando potevo scegliere se partecipare ad una competizione a cui avrei potuto probabilmente vincere, in quanto gli avversari erano inferiori, o ad una competizione in cui avrei giocato o mi sarei misurato con avversari nettamente più forti e dai quali avrei potuto imparare molto e più in fretta, o sempre scelto la seconda ipotesi, imparando a gioire anche per il raggiungimento di obbiettivi intermedi sia pure nella sconfitta. Questo modo di approcciare il problema mi ha permesso di imparare tantissimo da tutti, ma mi ha anche insegnato a riconoscere i futuri vincenti e ad aiutarmi nel scegliere i giocatori per la mia squadra, riconoscendo quelli che avevano voglia di imparare, da quelli che dopo poco tempo pensavano di sapere tutto e li si sarebbero fermati, inventando davanti ad ogni sconfitta la scusa più credibile a giustificarla. In quei casi ho apprezzato la fantasia del nostro popolo che riesce sempre a giudicare ogni competizione riducendola ad un singolo episodio e ricavando certezze da ipotesi fantasiose. Se ci avessero dato il rigore al 5 minuto non avremmo ... More

Pontremoli 29 maggio 2010

Si riparte da dove eravamo rimasti, allora erano le squadre delle basi NATO ad insegnarci a giocare oggi i college, ma la nostra speranza è che fra qualche anno questa partita che nei nostri intenti dovrebbe diventare un appuntamento annuale, sia partita vera. . Il 29 maggio Pontremoli (Massa) ospiterà il Silver Bowl, l’incontro che premia il cammino degli American Felix e dei Castef Franco Cavaliers, già opposti con alterni risultati nella regular season. Sarà preceduto da un match che vedrà la All Stars della FIF, alla quale però non saranno selezionati i giocatori che parteciperanno al 30° Super Bowl, contro la squadra di un college americano di terza categoria. Partita che assumerà il nome di Campanone Bowl. Campanone che è un po’ il simbolo di Pontremoli, perché con un cannone dei bastioni, fu fusa la campana che posta sul campanile edificato tra due piazze, una Guelfa e una Ghibellina una di fronte all’altra nel centro della cittadina, portò alla riappacificazione delle due fazioni. Devo dire che grazie alla collaborazione dei Red Jackets, o meglio dei suoi nuovi dirigenti, che hanno saputo sensibilizzare le autorità locali, la macchina organizzativa si è messa in moto immediatamente con la collaborazione e l’entusiasmo di tutta la zona. Gli abitanti della Lunigiana ... More