Ultima settimana prima del ritorno in campo

Ieri sera causa incidente in tangenziale molti hanno passato l’allenamento in auto, ma tutti gli altri che sono riusciti ad arrivare mi sono sembrati tonici, pronti a tornare sul campo tra dieci giorni. Naturalmente giovedì ci sarà la gara di sollevamento pesi e potremo constatare con mano i miglioramenti di forza che il programma invernale ci ha portato. Il nostro campionato di quest’anno sarà sicuramente un test probante. Finalmente un campionato vero con partite con frequenza settimanale, metteranno a dura prova i fisici di chi ha sottovalutato questo aspetto. L’obbiettivo di continuare nel trand di nessun infortunio serio, in stagione è alla nostra portata, se riusciremo ad affinare anche la parte tecnica le soddisfazioni non dovrebbero mancare. Il nostro girone è molto equilibrato, noi, essendo la squadra più giovane, dovremmo essere la vittima sacrificale. Il sudore lasciato in palestra è li ha testimoniare la nostra volontà di ribaltare questi pronostici. Per la prima volta dopo molto tempo abbiamo a disposizione un cospicuo numero di giocatori e salvo due o tre posizioni chiave, nessuno può ad oggi pensare di avere il posto garantito, non solo, la possibilità di schierare giocatori con diverse caratteristiche per il medesimo ruolo potrà far sbizzarrire la fantasia dei nostri allenatori. La Sud Conference appare ristretta ad una lotta a due, questo renderà un po’ meno spettacolare quella conference, ma è un grande investimento per il futuro del nostro sport. Ben tre nuove franchigie saranno inserite a far esperienza in quella conference, in questo campionato e, grazie anche al Camp di Bari, credo che finalmente l’anno prossimo avremo un maggior equilibrio tra forze in campo e numero di squadre, tale da riuscire a mantenere i costi ai livelli di quest’anno. Si, possiamo dirlo con orgoglio, per la prima volta da molti anni abbiamo una federazione che sta investendo sul futuro, una federazione che stufa di navigare a vista sta programmando la sua crescita. In questo programma rientrano la riqualificazione del ruolo degli arbitri, che devo essere visti non come dei cattivi poliziotti, ma come una componente determinante del nostro sport, una parte essenziale che deve rivestire all’interno della federazione il ruolo che merita. Allontanatisi, per loro scelta, alcuni furbetti del fischietto, coloro i quali ai problemi etici e regolamentari anteponevano interessi economici, abbiamo oggi interlocutori che, consci dall’importanza del loro ruolo mettono la loro passione, non inferiore alla nostra, al servizio della crescita della loro professionalità. Credo che tutti dobbiamo collaborare perché le partite che andremo a giocare siano o debbano diventare, un divertimento ed un piacere non solo per noi, ma anche per loro. Il rispetto per chi ci permette di giocare deve essere massimo, solo da un dialogo costruttivo possiamo crescere insieme, nell’ambito dei rispettivi ruoli.
Solo dalla comprensione che gli errori esistono ed esisteranno ma che fanno comunque parte del gioco, possiamo dimostrare che esiste ancora uno sport pulito in cui l’agonismo è massimo, ma anche la lealtà deve esserlo. Con questo non vi aspettate un atteggiamento remissivo in panchina, continuerò ad arrabbiarmi quando vedrò un errore, ma con la stessa veemenza che metto con me stesso quando sbaglio chiamare uno schema o assisto ad un errore di un nostro giocatore. Il confronto permette la crescita, il rispetto e la fiducia l’amicizia. Quindi se avete amici o conoscenti appassionati di football americano i quali per età, tempo e altri mille validi motivi non possano giocare ma vogliono comunque sentirsi una componente importante di questo splendido gioco, non esitate a farci contattare o a contattare direttamente la Federazione Italiana Football per partecipare ai prossimi corsi arbitri (arbitri@federfootball.org )