Campo Bianco Verde anche senza erba

Grande serata ieri sera al Saini, ai 45 ragazzi circa che si allenavano in vista del nuovo campionato una ventina di arzilli poco giovani (non mi veniva di meglio), gente che la storia del football la scritta sui campi e non sui forum levava la ruggine da muscolature un tempo forti e scattanti.
Nel ridere e nello scherzare dei grandi del football, una vena di tristezza nel rendersi conto che inesorabilmente gli anni sono passati. Quelli che una volta erano al centro del campo con i ragazzi che li guardavano con estremo rispetto ed invidia, erano relegati in una parte del campo mentre al centro i nuovi arieti affinavano i fondamentali. Martedì prossimo si replica, ma già gli assenti di ieri ci stanno contattando per sapere orari e scopi, e martedì faranno di tutto per esserci.
La cosa curiosa è vedere persone che nella vita civile fanno spesso precedere i loro cognomi da titoli professionali, tolta la giacca e la cravatta rotolarsi per terra emettendo suoni beluini e chiamandosi con i soprannomi, una volta usuali, oggi improponibili. Il noto architetto, lo stimato Psichiatra, l’imprenditore di successo mi hanno riportato a quando un grande Manager di una multinazionale americana un giorno passando a fianco al campo Barassi, vedendo trenta pazzi che si muovevano con una palla lunga un piede, si fermò, mi chiese il permesso di spiegarci cosa avremmo dovuto fare, dapprima a parole, poi levatosi la giacca con qualche timido esempio, infine levatosi anche la cravatta e la camicia rotolandosi con noi per terra. Da quella sera venne puntuale ogni martedì e giovedì sera, ci segui durante le partite in due anni ci portò ad un record di 9 vittorie su 10 partite, appresi nel corso degli anni che in passato aveva rinunciato a contratti importanti per allenare i pro, dopo diverse stagioni nei college come assistente di Bear Brian il suo nome era Rich Cannon. Non so dove tu sia oggi Rich, ma ieri sera alcuni ragazzi che hai allenato, hanno raccolto il tuo testimone e incuranti del ruolo sociale che ricoprono oggi, sono tornati a sgambettare su un campo da football per adesso, per rimettersi in forma, domani spero che qualcuno di loro venga anche a trasmettere quanto ci hai insegnato.
Lasciatemi infine rallegrarmi per il ritorno a casa del giocatore più forte nel suo ruolo che l’Europa abbia mai partorito, non so se sul serio, come ha manifestato potrà tornare a giocare con noi, ma è sempre un grande piacere vederlo muoversi su un campo da football.
Bene anche il lavoro della prima squadra che continua a progredire fagocitando piano, piano anche i numerosi rooky che continuano a venire.
Sola nota dolente il leggero infortunio accorso al grande Naza, al quale va il nostro più sincero in bocca al lupo.