Lo sport che ci piace

Siamo al giro di boa, ieri si è chiuso il girone di andata delle Silver League, a proposito bello il nuovo logo, e sebbene non ci siano verdetti definitivi, alcune indicazioni di massima sicuramente si. Nel girone sud credo che difficilmente si possa ipotizzare un play-off diverso da Napoli contro Bari, dove i Briganti faranno di tutto per essere presenti al primo Silver Bowl giocato al Sud, tra parentesi abbiamo avuto notizie che l’impianto scelto è molto bello, dotato di una tribuna capiente, e di un manto erboso in ottime condizioni, stadio inaugurato ieri con la partita di regular seasono proprio tra Trucs e Briganti. Nel girone nord i giochi non sono per niente fatti, anche se appare difficile che i Ravens non si qualifichino, per i play off bisognerà aspettare la prima, ma soprattutto la seconda giornata di ritorno per capire un po’ di più. Noi siamo oltre la metà dell’opera, avevamo messo come obbiettivo dell’annata tre vittorie e due sono già arrivate, se confermassimo questo trand c’entreremmo i play off al secondo anno dalla ricostruzione della squadra, risultato che sarebbe storico, se consideriamo che dei sessantacinque giocatori attualmente a roster solo sei avevano esperienze passate e di quei sei tre hanno oltre quarant’anni. Tutti gli altri hanno indossato il casco e il paraspalle da meno di 18 mesi. La partita di sabato ha messo in evidenza tutti questi limiti. L’esperienza dei Ravens, la loro disciplina e quadratura, è riuscita alla fine a portare a casa una vittoria meritata. Ai Rams resta la consapevolezza di essersela giocata per lunghi tratti alla pari con la capolista del girone, e questo dovrebbe dargli una grossa iniezione di fiducia per il proseguo. Vero è che il girone di ritorno, contrariamente all’andata, vedrà i bianco verdi solo una volta tra le mura amiche e per di più al Vigorelli, in quanto non disponibile il Centro Sportivo Saini. Sarà un girone di ritorno da seguire. Al termine ci sarà poi la finale del girone, la novità di quest’anno, il play off che fino all’anno scorso determinava solo la finalista, da quest’anno sancisce le prime vincenti del 2009: la squadra Campione del Nord e la Squadra Campione del Sud. Tutto questo aggiungerà fascino e tensione alla partita che questa nuova concezione di campionato ci ha regalato.
Un pensiero doveroso va ovviamente alla F.I.F. che pur tra mille difficoltà ha saputo organizzare un ottimo torneo ad un costo per le società tutto compreso inferiore ai cinquemila euro, con cadenza settimanale, ridando credibilità e certezza ad un campionato pieno normalmente di defezioni e problemi. Molto c’è ancora da fare, ma per molte squadre, oggi in difficoltà economiche, o in via di formazione il sapere di poter giocare con un esborso così limitato non potrà che aumentare l’entusiasmo nel provarci. Credo che sia un traguardo storico. L’intelligenza di contenere i costi di trasferta, di abbassare il costo degli arbitri, di facilitare con informazioni adeguate le nuove franchigie, seguendole anche da un punto di vista fiscale e strutturale, la possibilità di far partecipare gli atleti a camp tecnici tenuti da allenatori di esperienza e capacità indiscussa a costi inferiori ad una uscita in discoteca, pongono la nostra federazione al centro del’attenzione di chi questo sport vuole diffonderlo realmente e non ghettizzarlo ad appassionati che non vogliono arrendersi alla carta di identità. La loro passione non va frustrata, ma messa al servizio delle nuove generazioni di giocatori affinché questo sport possa proseguire il suo cammino nel tempo.
Infine un bravo anche all’ufficio stampa che riesce ad inserire quasi in tempo reale i risultati delle partite, spesso anche con una breve cronaca, merito anche delle squadre che consapevoli dell’importanza della comunicazione, trasmettono i risultati ed informano anche quando perdono, cosa che non sempre era accaduta in passato.
Non so se tutto il merito sia del nostro Presidente, quello che so è che in nove mesi con mille difficoltà, con tanti “collaboratori” che gli avevano garantito aiuto e lealtà al momento di candidarlo, e oggi desaparecidos, lui è riuscito a costruire tutto questo, mettendo la sua esperienza professionale al servizio della federazione, so che a lui va il nostro ringraziamento, e vorremmo che lui riuscisse a sentire tutte le squadre FIF come ad oggi ha sentito vicino i suoi giocatori. Noi, le squadre in FIF, siamo la tua squadre Presidente, noi giocheremo per te, perché giocando per te giochiamo per il football americano tutto.