Cominciamo a proporre soluzioni

Dato che non ci piace solo criticare vediamo cosa possiamo fare per risolvere alcuni dei problemi che avevamo riscontrato nella disamina di settimana scorsa.
Favorire la nascita di nuove squadre: qui la federazione dovrebbe fare la parte del leone.
1) Preparazione di un vademecum che spieghi cosa occorre per fondare una squadra che contenga: fac-simile statuto, fac-simile verbale assemblea per conferimento cariche, costo ed indirizzo di persona-società convenzionata per la formazione di un sito, lettera federale per assessore alla sport per reperimento campi, lettera per assessore alla istruzione per istaurare rapporti con le scuole, regolamento organico e di gioco, statuto federale, lettera di disponibilità da far firmare a persone che diano la disponibilità a frequentare corsi per addetto statistiche, arbitro, allenatore e preparatore, infine preventivo costi della prima stagione sotto programma tutorial e costi di campionato sia giovanile che di football a 9. Inoltre indicazione di negozio convenzionato che fornisca attrezzatura fino a 22 unità e dieci palloni allenamento e due di gioco a prezzo agevolato, oltre materiale per la vestizione del campo da gioco.
2) Laddove la federazione abbia comunicazione di numero persone interessate a formare una squadra ma non ancora sufficienti, impegno a far disputare partite amichevoli o incontri ufficiali di squadre già esistenti al fine di agevolare o promuovere la conoscenza e la passione.
3) Al fine di predisporre tutto quanto sopra esposto occorre un consiglio federale agile snello e dinamico, con compiti distribuiti in modo da non gravare troppo su persone che presumibilmente dovranno svolgere l’incarico a titolo gratuito, sebbene con la miglior competenza possibile.
4) Una volta contenuti i costi di formazione la federazione dovrà agire per contenere al massimo i costi per l’attività agonistica, a questo scopo sarà essenziale circoscrivere il più possibile i gironi in regioni limitrofe, limitando le partite ad un massimo di otto, con cadenza settimanale, per quanto riguarda la regular season, proseguendo con finali di play-off via, via che il movimento cresce. Avremo cosi campioni della Lombardia, campioni del nord est, campioni del Nord fino alla finale che porterà al titolo di Campione d’Italia.
Le stagioni agonistiche dovranno essere circoscritte da marzo a giugno per le serie maggiori e da fine settembre a novembre per i campionati giovanili. A giugno e febbraio la federazione dovrà indire a costi accessibili, stipulando accordi con catene alberghiere e quant’altro, corsi di formazione e stage per giocatori e tecnici per aiutare la crescita del livello tecnico. Tale corsi cosi come la partecipazione a raduni della nazionale dovranno prevedere obbligatoriamente la liberatoria per il controllo antidoping.
Molti di questi punti, anche se non tutti, erano già contenuti ed in parte già attuati dal programma della FIF e questo è uno dei motivi per cui ad oggi siamo in questa federazione, credo che l’unificazione del movimento debba passare da confronto di programmi, credo che laddove le cose siano ragionevoli possa essere possibile trovare punti di incontro ed è cercando punti di incontro e non di scontro che si fanno le unioni. Soprattutto questo è un programma che parte dalla valutazione oggettiva di cosa è oggi il football e propone cose realizzabili da molti.
Sono sicuro perché già successo che, se e quando il movimento potrà contare su ottanta squadre il problema di come rendersi visibili non si porrà. Così come non si pone il problema di come fare a reperire sponsor se i soldi necessari ad una stagione agonistica sono contenuti in trentamila euro per le squadre e riguardano quattromila o più tesserati nella federazione. Si tratta di pensare al futuro e non a domani mattina, si tratta di fare regole chiare e avere interlocutori seri, si tratta come al solito di rimboccarsi le maniche e avere tanta buona volontà.