Che bello sarebbe…..

Volevo temporeggiare, aspettare, vedere ma poi non riesco e ci sto male. Allora devo esternare. Da quando ho visto il bilancio preventivo di Fidaf c’è una voce che mi spaventa: arbitri 74.000 euro. Sono convinto che molti dei ragazzi che giocano si stanno chiedendo perché si debbano pagare gli arbitri e perché quelle cifre? Bene vi racconto il perché.
Negli anni 80 si faceva fatica a trovare qualcuno che sapesse le regole per spiegarle ai giocatori, per cui figuratevi la difficoltà a trovare gli arbitri. Si giocava allora il torneo basi Nato e gli arbitri erano forniti dalle basi, principalmente Vicenza. Jonnhy, sicuramente lungimirante, capi che senza arbitri non si sarebbe potuto giocare ed allora al fine di avere una sicura testa di ponte per riuscire in un tempo abbastanza breve a formare arbitri e comunque ad aver quelli delle basi decise di assumere il capo degli arbitri come capo allenatore della sua squadra Ray Semko. Semko al fine di garantirsi un futuro porto con se due giocatori dalle basi che venivano pagati 100 dollari a partita. Jonnhy mise a disposizione di tutte le squadre questa opportunità e cosi anche altre formazioni si avvalsero di giocatori americani delle basi, ovviamente dopo che Semko aveva scelto i suoi. Fatte le squadre si fece il primo campionato italiano. La difficoltà maggiore ovviamente era reperire gli arbitri, perché malgrado Semko, non sempre gli arbitri delle basi erano sufficienti o disponibili. A questo punto dai Rhinos partirono i primi accoliti di Semko che vennero istruiti non solo sulle tecniche, ma anche e soprattutto su quanto chiedere. A questi si affiancarono alcuni volonterosi di tutte le squadre e si forma il primo nucleo di arbitri, purtroppo non ancora autosufficiente. Le tariffe ed i soldi venivano gestiti da Semko che ripartiva poi le somme a suo piacimento, ma rigorosamente incassava più o meno le stesse cifre (100 dollari) per arbitri italiani o americani). Ricordo che 100 dollari erano una cospicua somma, tenendo anche conto che le auto che partivano da Vicenza erano sempre piene, quattro o cinque arbitri o due arbitri più giocatori e allenatore, che gli americani, per accordi tra stati, pagavano la benzina meno cara che negli States. Da li nasce il fatto che gli arbitri si creassero una loro associazione a parte e non in AIFA e che si gestissero da soli i soldi, oltre che tenere delle tariffe che ad oggi sembrano inspiegabili. Altra cosa inspiegabile è perché non ci deve essere l’orgoglio di fare l’arbitro, il piacere di farlo, perché i giocatori debbano pagare per giocare e gli arbitri essere pagati per arbitrare rimane un mistero. Perché debbono essere principalmente le squadre ad incrementare il numero degli arbitri e non essi stessi ad andare nelle scuole, per esempio a spiegare come può essere gratificante riuscire a conquistarsi il rispetto di giocatori e allenatori, come dia soddisfazione riuscire ad amministrare una partita senza che la gente neanche si accorga della tua presenza, penso ad alcuni arbitri che ho visto nel Sei Nazioni di rugby, al rispetto che i giocatori gli davano al continuo dialogo tra loro ed i giocatori al fine che il gioco si svolgesse nel modo più lineare. Penso come sarebbe bello assistere a crew prestabilite fatte di quattro cinque amici affiatati che settimanalmente scendono sui campi ad arbitrare per conquistarsi il diritto di arbitrare le semifinali e addirittura il Superbowl. Penso alla bellezza di vedere queste squadre che non avendo molti soldi chiedono alle squadre la possibilità di usufruire dei loro impianti per correre e tenersi in forma cosi che domenica possano meglio arbitrare, penso che magari già che sono li si mettano ad arbitrare lo scrimmage spiegando ai giocatori la miglior interpretazione del regolamento, con i giocatori che li ringraziano e che la prossima giornata si impegneranno di più per facilitarne il lavoro.
Penso che ….. che bello che sarebbe, sarebbe il mio football, e allora sacrifici di tanta gente ed i miei avrebbero un senso.
( ps. chiedo scusa per ventuali errori ortografici o di consecutio ma non riesco a rileggerlo)