Grazie Presidente la strada è tracciata

E’ uscito ieri sul sito della FIF una lettera del Presidente che riassume l’operato della stessa nel primo anno di vita. L’analisi sarebbe estremamente positiva se tutto quanto scritto fosse vero, purtroppo nel resoconto c’è un errore: il plurale. Non è un errore da poco visto il momento che il football sta vivendo, infatti se veramente questo risultato fosse frutto, dal punto di vista organizzativo, di tutta la federazione saremmo davanti ad un trionfo, invece purtroppo tutto quanto di positivo è stato fatto, ha protagonisti che si contano sulla punta delle mani. Questo da un lato ha reso il lavoro più facile, in quanto frutto di una squadra coesa e operativa, dall’altro a questi ritmi queste persone non potranno durare. Allora dovremmo tutti cominciare a renderci conto che una alternativa ai lamenti per la poca visibilità, alla insoddisfazione per l’impossibilità di fare delle cose ben fatte e campionati ben organizzati, esiste. Dovremo tutti cominciare a capire che il futuro di questo sport dipende da quanto noi siamo disposti a dare o fare, non pretendere e/o criticare. Ecco io sarei già estremamente soddisfatto se la prossima stagione agonistica si svolgesse nello stesso modo ma con la partecipazione organizzativa generale di molte più persone. Tutto quanto impostato in maniera egregia va oggi sviluppato ed è impensabile che possa essere fatto solo dalle stesse persone. Queste saranno importantissime, in quanto ricche di esperienze già consolidate, ma non possono fare da sole a scapito della loro salute e del loro equilibrio familiare. Per cui attenzione a chi oggi vorrebbe salire sul carro del vincitore. Giustamente come sottolineato dal Presidente, lui è riuscito a traghettare il movimento, ma non si è limitato a questo, ha fondato una nuova città, le ha dato delle regole e degli abitanti, adesso questa città deve proliferare ma dovrà farlo accogliendo entro le sue mura cittadini disposti a lavorare, a contribuire allo sviluppo, dimenticando il passato e rimboccandosi le maniche in base alla propria conoscenza e disponibilità, comprendendo finalmente che dal benessere di tutta la città dipende anche il proprio. Non permettere a chi viene senza mettere radici, a chi è pronto a dilapidare il raccolto senza produrne di nuovo di entrare in città. Accogliamo a braccia aperte chi compra casa e chi è disposto a lottare con “Forza e Onore” per rendere la città più bella ed accogliente. Insegna a chi arriverà con molti soldi che dovranno servire ha contribuire al benessere di tutti, come tu hai fatto, come hanno fatto i Gladiatori quest’anno sobbarcandosi lunghe trasferte senza lamentarsi, ma adeguandosi, come hanno fatto gli arbitri accettando una nuova politica economica che dovrà proseguire e perseguire il benessere di tutti. Metti la capacità organizzativa di Bari, Brescia, Parma, Napoli e Roma cosi bene dimostrata nell’allestimento dei Camp e dei Bowl al servizio di tutti, mettiamo i coach capaci a disposizione di squadre più deboli, continuiamo nel programma di crescita dei giovani. Obbliga chi non si è dimostrato affidabile disattendendo ad impegni presi ad un percorso per dimostrare la sua voglia di cambiamento (tutorial), senza avere premura. Sei riuscito a fare un miracolo quest’anno, ci hai ridato visibilità, dignità ed onore e te ne rendiamo merito, ma il difficile comincia adesso, adesso che tutti ti saranno amici, adesso che sarai pieno di lusinghe, adesso dovrai dimostrare perché sei il nostro Presidente, perché godi della nostra fiducia, naturalmente noi ti saremo a fianco, riconoscenti per quanto hai fatto, pronti a batterci per la difesa dei tuoi e nostri principi, un soldato ubbidisce non discute, non critica, agisce ed è per questo che un uomo d’onore, un comandante non se ne approfitterà e non tradirà i suoi soldati. Questa volta al senato Cesare non sarà solo, la storia insegna, non sarà ucciso, potrà solo suicidarsi.