Superbowl tecnicamente bello o no?

Veniamo ora ad una analisi tecnica della partita. Un Superbowl non esaltante dal punto di vista agonistico, non esaltante perché già dopo il primo tempo si era vista che l’inerzia della partita era saldamente in mano alla squadra di Brescia, questo è un fatto, ma da un punto di vista tecnico è stato un buon SuperBowl, linee ben allineate con stance decisamente sopra la norma, placcaggi in gang tackle e running back veloci e di grande carattere. Buon uso del tempo, quando vedi un giocatore che a pochi secondi dalla fine della partita va a cercare il placcaggio all’interno del campo rinunciando alla conquista di qualche yards supplementare ed il difensore che cerca ti tirarlo al di fuori del terreno dandogli qualche yard in più pur di fermare il tempo, vuol dire che ambedue sono lucidi, malgrado quasi quattro quarti sulle spalle, conoscono il regolamento e cercano, malgrado il risultato sia già scritto, di portare il massimo vantaggio lo stesso alla propria squadra e secondo me questo da un punto di vista tecnico è molto, rispetto a quello che si vede normalmente. Quando vedi la linea che si impegna per aprire un varco al proprio compagno e continua per proteggerlo, quando vedi dei difensori che vanno a levare i blocchi per portare il running back da solo contro i line backer, direi che stai assistendo ad una partita di football, che non dimentichiamoci è un gioco di squadra. Il kick-off dei Bengals che ha sempre evitato di dare palla lunga e centrale in mano ad un ritorno che l’unica volta che è successo ha fatto vedere una grande organizzazione è ancora una volta sinonimo di lucidità, comprensione della partita e guerra tattica tra panchine, che non fa che rendere merito alle squadre in campo ed alla loro organizzazione. Il problema è la presunzione che sta invadendo anche il mondo del football oltre quello del calcio che ha fatto da apripista. Tutti pensano di essere Tom Landry, di poter giudicare tutto e tutti, nessuno pensa mai che in campo ci siano le migliori squadre, ma solo le più fortunate, tutti i giocatori anziché guardare con attenzione cosa fa il pari ruolo e cercare di imparare cerca solo un motivo per criticarlo e dimostrare così che lui sarebbe migliore. Così non si va lontano, da un punto di vista tecnico. Io ogni partita che guardo imparo molto, qualche volta, quando vedo errori mi rendo conto di quante volte li faccio anch’io senza accorgemene e vedendolo commettere da un altro mi accorgo più facilmente. Chi vede il football la prima cosa che deve vedere è quanto questo sia un gioco di squadra, in cui le individualità sono importanti ma inseriti in un contesto. Chi era allo stadio vedeva l’inerzia della partita dalla coesione delle due panchine ai giocatori in campo. Per carità sto parlando della partita non della squadra in generale, altre volte ho visto la stessa coesione nei Red Jackets, anzi quasi sempre, ma non domenica. Domenica subita la prima meta si sono un po’ troppo demoralizzati e molto mi è piaciuto l’impegno messo da runninback e qb per scuotere la squadra e nel terzo quarto ci sono riusciti, poi i Bengals hanno preso il sopravvento definitivo, grazie anche ad un controllo più determinato del gioco. Non si sono visti lunghi passaggi è vero, ma il genio indiscusso del Football americano, Vince Lombardi, vinse due SB grazie alla sola Green Bay sweep non grazie a giochi di lunghi passaggi, per cui non si può giudicare una partita da quanti passaggi sono stati effettuati o da quanto sono lunghi. Per quello ci sono i giochi dell’intervallo chi calcia la palla più lontano, chi fa il lancio più lungo, chi sputa più in alto. Il football è un’altra cosa. Qualcuno si è mai chiesto che se una squadra lancia 50 yard la difesa avversaria non deve essere fatta di fenomeni? Allora quando una partita è tecnicamente bella? Secondo me la partita è ben giocata quando le panchine fanno le cose giuste per vincere o per limitare i danni. Se per vincere devo giocare a terra, giocherò a terra, se devo passare, passerò, passare a prescindere mi sembra una grossa fesseria, ma si sa che io non sono sicuramente un genio. L’unica cosa che sicuramente si è visto è la differenza di gioco e di tattica tra la squadra che ha a disposizione il field goal e quella che non ce lo ha. Ecco una grave pecca che ho visto in Sarzana è che non avevano lavorato per avere un field goal affidabile, magari si sarà infortunato l’holder o lo snapper ma credo che avrebbero dovuto avere ugualmente sostituti affidabili. Sono sicuro che , magari,anche grazie al cambio di regolamento l’anno prossimo tutte e due le finaliste saranno in grado di giocare il field goal, dimostrando che passo dopo passo cresceremo e riusciremo ad attrarre sempre più persone. Per adesso grazie alle due finaliste a me hanno insegnato molto, come del resto ogni partita che guardo, inoltre ringrazio tutti coloro che mi hanno fatto i complimenti per la telecronaca, il più bello è stato quello della madre di un ragazzo che mi ha detto. “ Grazie a lei non ho capito molto di più, solo un poco, ma mi ha trasmesso la sua grande passione”. Grazie a lei signora le sue parole mi hanno molto confortato cercherò di migliorare per aiutarla a capire diù, ma si consoli anch’io non è che capisco molto.